DI FRONTE AL CROCEFISSO LIGNEO, LA GRATITUDINE DI UN POPOLO PER VIVERE LA BELLEZZA DELLE MONTAGNE AFFERMANDO APPARTENENZA ED IDENTITA’
Per rinnovare la gratitudine di un anno insieme e di vivere ancora, in compagnia, la Bellezza della Montagna che accoglie e abbraccia grazie, pure, a chi ha costruito simboli perché si faccia sempre memoria di Colui che accompagna e rende questa gioia di essere.
È quanto ha richiamato la messa, officiata, giorni fa, da padre Stefano Mendez, parroco delle parrocchie di San Leone e di Santa Maria del Gamio, a Valle dell’Erba, sito a 1300 metri nel territorio di Saracena, in provincia di Cosenza, dove si erge un Crocefisso in legno, posato 34anni fa da un gruppo di amici del posto con la passione verso i luoghi che connotano questa parte dell’Appennino meridionale: il Pollino, il Parco nazionale più grande d’Italia.
Presenti cittadini, autorità civili, gli scout e villegianti, uniti dall’amore per la propria identità, “quella che suscita, continuamente, la tensione per il destino comune nonché le donne e gli uomini per affermare che il bene passa dalla condivisione delle piccole cose che fanno il reale”, come ricordano gli amici che hanno reso possibile questo.
Un gesto, una esperienza umana che aiuta a comprendere cosa vuol dire appartenere ad una comunità custode appassionata del proprio patrimonio.
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