Le Colonete
Rio Terà de le Colone – Calle dei Fabbri – Venezia
OPENING
23.09.2023 ore 17:00
Luigina De Grandis – 1957
Una manifestazione artistica che svolge un ruolo importante per la città lagunare tra tradizione e innovazione.
Da Guidi a Music, da Santomaso a Vedova, da Licata a Eulisse, con la fondamentale presenza di quanti si dedicano all’arte per puro diletto. L’Associazione Le Colonete anche quest’anno propone la mostra collettiva di pittura, fotografia e grafica sotto i portici subito dietro a Piazza San Marco dove, nel tempo, continuano ad incontrarsi e ad esporre, oltre ai grandi maestri, anche esordienti e dilettanti uniti dalla passione per l’arte.
Sabato 23 settembre alle ore 17.00 a Venezia, in Rio Terà de le Colone – Calle dei Fabbri – si terrà il vernissage della 44^ Edizione de Le Colonete.
La Mostra, allestita open air, si sviluppa fra i portici e le colonne di un incantevole angolo della città lagunare e potrà essere visitata fino al 29 settembre.
In questa edizione verranno consegnati i Riconoscimenti Speciali all’artista, pittore e scultore Tobia Ravà e al performer, regista e direttore artistico veneziano Mattia Berto. Inoltre l’Associazione ha voluto ricordare, a cento anni dalla sua nascita, la socia Luigina De Grandis pittrice, incisore, scrittrice ed allieva prediletta di Bruno Saetti.
Il maestro Toni Toniato, veneziano, classe 1931, artista, poeta, storico e critico d’arte scrive così nella presentazione pubblicata in occasione del 40ennale della Mostra: “A suo modo ha fatto già “storia” l’attività svolta dall’Associazione Le Colonete che ora ricorda, meritatamente, quarant’anni di vita contrassegnati – durante il corso dal 1979 al 2019 – da puntuali e sollecitanti manifestazioni non solo espositive, le quali hanno avuto l’obiettivo – come si deve finalmente precisare – di porre per tema principale e, a duetto confronto, protagonisti e comprimari della scena artistica e culturale della città.
Di fatto basterebbe soltanto scorrere l’elenco degli intellettuali premiati in questi anni per dimostrare l’ampiezza di interessi e di vedute che hanno guidato l’impegno generoso ed appassionato degli organizzatori in tutte le varie iniziative intraprese e portate validamente a termine con analogo ed esemplare proposito, rivolto innanzitutto a trasformare ogni evento in una forma di animata festosa socialità”.
Oltre, quindi, alla “libertà di esserci al di là del valore (se di valore si può parlare, in termini economici o meramente estetici)”, usando le parole della critica e poeta Francesca Brandes; il secondo elemento distintivo di questo evento è proprio la festosa partecipazione della cittadinanza e degli ospiti extralocali. Una gioiosa kermesse, che pone al centro dell’attenzione la produzione artistica e la partecipazione diretta a fronte di una città che viene troppo spesso intesa esclusivamente come una “qualificata vetrina”.
È una maniera concreta per ritrovare la tradizione di una specificità di proporre arte tutta lagunare, da cui sono nati movimenti importanti e di livello internazionale come quello di Ca’ Pesaro, dell’esperienza breve ma esemplare dell’ARCO, del Fronte Nuovo delle Arti; e proporre l’innovazione e la sostenibilità per la città.
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