Al via da Torino il nuovo programma itinerante in 120 tappe dedicato
all’imprenditoria artigiana, commerciale e turistica che ha saputo dare una
svolta digitale al proprio business
• La digitalizzazione è una priorità anche per raggiungere obiettivi di sostenibilità
• Grazie alla collaborazione con Alkemy, Cerved, Monitor Deloitte, Nexi e Visa,
avviato un percorso di valorizzazione per le aziende selezionate tra 2000
candidature
Torino-Milano– Intesa Sanpaolo rilancia il suo impegno verso il mondo
dell’imprenditoria italiana con “Crescibusiness Digitalizziamo in Tour”, il nuovo programma di
valorizzazione che punta all’innovazione digitale delle aziende artigiane, del commercio, del turismo
e della ristorazione. Dopo i successi di Imprese Vincenti per le PMI e di Up2Stars per le startup, il
primo gruppo bancario italiano vuole oggi dedicare un progetto innovativo ad un segmento
imprenditoriale che conta più di 4 milioni di realtà in Italia ed al quale nell’ultimo triennio ha erogato
oltre 13 miliardi di euro.
L’avvio del tour è stato presentato al Grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino alla presenza di moltissimi
imprenditori, in un evento realizzato in collaborazione con Visa. Nel corso dell’incontro è stata
presentata l’analisi della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo dedicata alla propensione digitale
delle aziende italiane, che in oltre 2000 si sono autocandidate alla selezione di Digitalizziamo: una
conferma dell’interesse e della vivacità di un mondo diversificato e diffuso che ha voluto cogliere
l’opportunità di emergere e raccontare la propria storia d’impresa. Sono 120 le aziende che sono state
selezionate, in virtù di una digitalizzazione dei processi interni o dei canali di vendita, della
comunicazione di iniziative promozionali o per processi di fidelizzazione, per la loro presenza web e
social fino alla spinta digitale dei sistemi di pagamento e dei rapporti bancari.
Digitalizziamo è il programma di valorizzazione attivato dal piano nazionale Crescibusiness lanciato
dal Gruppo a fine 2022 per sostenere proprio le aziende, tra le più colpite dagli effetti della crisi
energetica e dell’impatto inflattivo. Condiviso con le principali associazioni di categoria dei settori
Artigianato, Commercio, Servizi e Turismo, con le quali è stato firmato un protocollo d’intesa,
Crescibusiness mette a disposizione nuovo credito per 5 miliardi di euro per progetti di digitalizzazione,
sostenibilità e sviluppo dell’attività commerciale, oltre al rimborso delle commissioni sui
micropagamenti POS, con ampio anticipo rispetto a tutti gli altri operatori.
La nuova iniziativa Digitalizziamo punta oggi a far emergere le piccole eccellenze presenti nelle città e
nei centri minori con attività artigianali e negozi, alberghi e ristoranti, aziende individuali o familiari che
rappresentano la più tipica anima imprenditoriale dei territori italiani. Una delegazione locale della
banca insieme al relativo Direttore Regionale le visiterà una ad una, raccogliendo le testimonianze di
queste 120 realtà virtuose in un percorso lungo la Penisola che si concluderà il 31 ottobre attraversando
città come Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Bari e Palermo, così come
Muro Lucano, Sant’Anastasia, Pisciotta, Montecosaro, Gorle, Casalpusterlengo e Cortoghiana, solo per
citarne alcuni. Una formula innovativa di valorizzazione che unisce la chiave di volta della transizione
digitale alla storica vicinanza di Intesa Sanpaolo ai territori.
Grazie al supporto di partner di prestigio – Alkemy, Cerved, Monitor Deloitte, Nexi e Visa – le aziende
che parteciperanno al programma “Crescibusiness Digitalizziamo” avranno l’opportunità di essere
inserite in un percorso di visibilità e sviluppo che comprende l’offerta di servizi evoluti e formazione.
L’obiettivo è di sostenerle anche nel perseguire obiettivi in chiave ESG, frontiera essenziale per tutte
le categorie imprenditoriali. La digitalizzazione, infatti, può favorire scelte sostenibili anche per le realtà
meno strutturate e più in difficoltà nell’attivare strategie ed investimenti in chiave PNRR. La svolta
digitale rappresenta una priorità di sostenibilità per queste aziende, riducendo impatto ambientale
- come nell’utilizzo della carta – offrendo servizi alla clientela anche a distanza, sfruttando le opportunità
dei pagamenti digitali e delle molte leve possono semplificare processi altamente impattanti.
“Il nuovo tour conferma il riconoscimento al valore del territorio e della singola esperienza
imprenditoriale e rispecchia la strategia digitale del Gruppo che vede nello sviluppo tecnologico un
fattore determinante per la crescita e la competitività del Paese, coerentemente con il Piano d’impresa
2022-25. Supportiamo con strumenti finanziari dedicati gli investimenti finalizzati al perseguimento
di obiettivi digitali, sempre più connessi allo sviluppo sostenibile di qualsiasi tipologia di azienda”,
spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.“ Questo
nuovo programma di valorizzazione conferma l’impegno della Banca ad accompagnare la crescita di
tutte le imprese, come startup e PMI più grandi e strutturate, fino alle aziende che nonostante le
dimensioni contenute del business hanno visione prospettica e capacità innovative non comuni”.
Le micro aziende e la sfida del digitale
(A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo)
In Italia le aziende con meno di dieci addetti sono più di 4 milioni, il 95% del totale delle imprese
industriali e dei servizi. Il loro peso è molto elevato anche in termini occupazionali: impiegano circa 7,6
milioni di addetti, il 43,1% del totale. E’ la classe dimensionale di maggiore rilevanza in Italia. Nel 2021
hanno registrato un fatturato pari a 775 miliardi di euro (il 23,6% del totale). Si tratta di un fenomeno
soprattutto italiano e un fattore competitivo cruciale per le filiere attive in Italia: in Germania il peso
delle micro imprese in termini di addetti non arriva al 20%; in Francia è inferiore al 30%, mentre in
Spagna è pari al 35%. Il ruolo di queste aziende è rilevante in tutti i settori economici italiani, con punte
del 93,5% nel settore immobiliare (sul totale degli addetti nel settore), dell’80% nei servizi alla persona,
del 74,5% nelle attività professionali, del 61% negli alloggi e nella ristorazione e nelle costruzioni, del
55% nel commercio. Il peso di queste aziende è più contenuto nel manifatturiero, dove comunque
hanno un’incidenza del 21,2%. Sono poi molto diffuse in tutti i territori italiani: la loro presenza è
massima nel Mezzogiorno (pari al 56,5% in termini di addetti), a riflesso dell’elevato peso dei servizi,
ma è significativa anche nelle altre ripartizioni territoriali. Nel Centro è, infatti, pari al 44,6%, mentre
nel Nord è compresa tra il 35,3% del Nord-Ovest e il 39,4% del Nord-Est.
Grazie a un’indagine interna al gruppo Intesa Sanpaolo è stato possibile individuare le principali
criticità incontrate dalle aziende micro in questa fase: spicca l’aumento dei costi, seguito da difficoltà
di incasso e nel reperimento della manodopera. Efficientamento, autoproduzione di energia e
diversificazione degli approvvigionamenti sono le azioni messe in campo per affrontare il complesso
contesto esterno. Anche in prospettiva la sfida principale rimane il miglioramento della produttività
grazie anche ad una maggiore diffusione degli strumenti digitali: sempre secondo le indagini condotte
da Intesa Sanpaolo, la digitalizzazione è considerata una priorità anche per le aziende più piccole, sia
nei processi produttivi sia nel contatto con il cliente. L’analisi delle ultime indagini rivela come
l’attenzione delle micro aziende verso l’innovazione digitale sia costantemente cresciuta negli ultimi
anni. Cruciale a questo proposito sarà il passaggio generazionale, vista anche la maggiore sensibilità
dei giovani verso l’ambiente, il digitale e l’innovazione.
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