L’appoggio di Legacoop Sicilia alle comunità costiere
Il Mediterraneo è malato, ci sono specie come il nasello che rischiano fortemente l’estinzione, proprio perché troppo pescate. Ecco perché oggi si ritorna a parlare di pesca sostenibile e dell’importanza della “spunta blu” di MSC (Marine Stewardship Council) che certifica un prodotto sostenibile, che rispetta gli oceani, le risorse ittiche e le altre specie marine. E di questo si è parlato ieri nel corso del convegno di Legacoop Sicilia al Palermo Terminal Cruise, sulla “Sostenibilità della pesca per la salvaguardia del mare”, organizzato dai biologi Giuseppe Russo e Elena Balboni. Diversi i temi che hanno guardato alle cooperative di pescatori, ma anche al ridotto impatto della pesca, necessario per il rispetto dell’habitat marino.
“La pesca sostenibile è fondamentale per avere l’oceano in salute e consentire ai nostri pescatori di continuare a operare – spiega Francesca Oppia, responsabile Italia del Marine Stewardship Council -. I principi fondamentali sono tre: bisogna lasciare in mare abbastanza pesci in maniera che si possano riprodurre; minimizzare l’impatto e guardare al futuro. Per questo è importante il marchio blu MSC: il consumatore può fare la scelta giusta quando acquista prodotti ittici e così premiare i pescatori che si muovono correttamente. Gli oceani sono sotto pressione e il Mediterraneo più di tutti, ci sono specie sovrapescate che rischiano parecchio, vedi il nasello. Ma la rotta si può invertire”. Secondo Elena Ghezzi, responsabile Pesca di Legacoop agroalimentare, “Si devono mettere in collegamento i tre pilastri della sostenibilità: sociale, economico e ambientale. Se noi lavoriamo solo sui pescatori e non pensiamo all’acidificazione dei mari, al cambiamento climatico, all’ingresso di specie aliene, penso al granchio blu nel delta del Po, allora non abbiamo ottenuto nulla. Solo un lavoro comune può salvare i nostri mari”.
Legacoop Sicilia sostiene i pescatori per il benessere a lungo termine delle comunità costiere. Preservare l’ecosistema marino e garantire le risorse ittiche è quindi un obiettivo condiviso che richiede uno sforzo collettivo; parlarne con gli esperti permette di acquisire competenze specifiche e avviare collaborazioni tra le diverse parti interessate. “Abbiamo molte cooperative di pescatori che stanno soffrendo per la normativa comunitaria che deve cambiare regime – interviene Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia -. Iniziamo oggi un nuovo percorso di sostenibilità e qualità degli standard: i nostri pescatori proteggono il mare, se immaginate quante volte rientrano con le barche piene di plastica. Quindi la cooperazione c’è, esiste, è importante ma siamo anche molto preoccupati”.
Hanno partecipato tra gli altri, Cristian Maretti, presidente nazionale Legacoop agroalimentare, il biologo Antonio Di Natale, Annalisa Tardino, deputata al Parlamento Europeo; Leonardo Catagnano, dirigente regionale del Servizio sviluppo locale e identità della pesca mediterranea, Annalisa Casino, presidente della cooperativa Eticae Stewardship in Action.
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