Massimi storici per recite prodotte, alzate di sipario e ricavi delle vendite e delle prestazioni.
Nove premi della critica.
Il 2023 è stato un anno di grandi soddisfazioni per il Teatro Stabile di Torino: ai tanti riconoscimenti artistici sono corrisposte ottime prestazioni sul fronte della produttività, della partecipazione del pubblico e dei ricavi. La progressione è ancor più significativa considerando che non solo si conferma il trend positivo registrato nel 2022, ma riporta dati che in molti casi superano quelli del 2019, registrando risultati mai raggiunti nella sua storia per alzate di sipario, recite prodotte e coprodotte, ricavi delle vendite e delle prestazioni, presenze complessive e incassi al botteghino, premi della critica.
Inoltre, nel 2023 lo Stabile ha impresso una forte accelerazione verso la transizione ecologica e la sostenibilità energetica, grazie all’esecuzione di ingenti lavori impiantistici finanziati attraverso il PNRR che hanno portato all’installazione di pannelli fotovoltaici al Teatro Carignano, al Teatro Gobetti e alle Fonderie Limone, integrati a nuove unità UTA e a pompe di calore di ultima generazione, che garantiranno una sensibile riduzione dell’impronta di carbonio e dei consumi energetici, come testimonia il recente ottenimento della certificazione UNI ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi.
«Ho assunto questo nuovo incarico al termine di un anno che si chiude con ottimi risultati – dichiara il Presidente Alessandro Bianchi – ed è naturale, quindi, che il primo grazie sia rivolto a chi mi ha preceduto. Lo Stabile di Torino oggi è uno dei motori principali della vita culturale della Città e della Regione e tra gli obiettivi del mio mandato vi è l’ampliamento della rete di collaborazioni con le altre istituzioni, il consolidamento della vocazione multidisciplinare, l’intensificazione del dialogo con i portatori di interesse, a partire dal pubblico. Parallelamente, i traguardi raggiunti nel 2023 non possono che spingerci a far emergere ancora di più le peculiarità culturali e l’identità artistica dello Stabile, enfatizzando le molteplici funzioni che oggi delineano il codice genetico del nostro Teatro: dal palcoscenico alla formazione, dall’archivio storico all’impatto sociale».
Produzione e programmazione. Nel 2023 le alzate di sipario in sede e in tournée, tra spettacoli di prosa e danza, prodotti e ospitati, sono state n. 835, un record storico, in aumento del 4% rispetto al 2022 e del 9% rispetto al 2019. Le sole recite di produzione sono state n. 587, anche in questo caso un dato mai raggiunto prima, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente e del 23% rispetto al 2019, con un notevole impatto sull’occupazione degli artisti e delle maestranze. In sede le recite sono state n. 717, di cui n. 682 di prosa e n. 35 di danza, mentre in tournée il sipario si è alzato n. 118 volte, di cui n. 10 all’estero (Francia, Svizzera, Ungheria, Romania, Slovenia e Cina). Da segnalare nel 2023 il debutto assoluto di una produzione del Teatro Stabile di Torino alla decima edizione delle Olimpiadi del Teatro, quest’anno ospitate dal Teatro Nazionale di Budapest, dove La tempesta di Shakespeare con la regia di Alessandro Serra ha fatto registrare il sold-out per tutte le recite in programma al Nemzeti Színház.
Ricavi delle vendite e delle prestazioni, fatturato e incassi al botteghino. Tra botteghino e fatturato per la vendita dei propri spettacoli ad altri teatri e festival e rientri da coproduzione lo Stabile è riuscito a migliorare ancora i traguardi del 2022 totalizzando € 5.010.875, il miglior risultato di sempre (+11% sul 2022 e +26% sul 2019). I ricavi da botteghino di competenza del 2023 sono stati € 2.897.189 (+42% rispetto al 2022 e +12% sul 2019). In particolare, questa cifra è il frutto di una maggiore affluenza agli spettacoli in stagione al Teatro Carignano (+44.646 biglietti in confronto al 2022 e +10.455 biglietti sul 2019), oltreché di un lieve aumento del prezzo di alcuni abbonamenti.
Spettatori e abbonati. In merito alle presenze agli spettacoli prodotti e ospitati dal TST, in sede e in tournée, nel 2023 sono state complessivamente n. 247.411, con un incremento del 17% rispetto al 2022, che ha consentito di superare anche il record storico del 2019 (n. 242.427). In dettaglio, nel 2023 gli spettatori in sede sono stati n. 171.063 (compresi n. 3.611 delle matinée scolastiche) e quelli in tournée n. 76.348. Da rilevare inoltre che il 25% circa delle presenze totali è costituito da spettatori under 35. A campagna abbonamenti ancora in corso, gli abbonamenti della stagione 2023-2024 sono n. 17.863 e di questi n. 7.179, pari al 40%, sono stati acquistati da spettatori under 35. L’impegno profuso nell’ampliamento del pubblico e nell’abbattimento di ogni barriera d’accesso nel 2023 è stato coronato dal premio “Gianluca Spina”, patrocinato dal Politecnico di Milano, per le azioni strutturali rivolte alla resa accessibile degli spettacoli in cartellone.
«I dati consuntivi del 2023 registrano un forte rimbalzo per ciascuno degli indicatori chiave di prestazione e fanno segnare in molti casi i massimi assoluti nella storia del TST – dichiara il Direttore Filippo Fonsatti. Tali prestazioni premiano senza dubbio la qualità della nostra offerta artistica, in equilibrio tra il rischio culturale e la capacità di raggiungere un pubblico sempre più ampio e differenziato grazie all’efficacia delle strategie di promozione, partecipazione e accessibilità. Particolarmente rilevante è il dato relativo alla consistenza del pubblico under 35, che testimonia quanto l’investimento strutturale del TST verso le nuove generazioni stia dando i suoi frutti. Il merito di questi risultati va innanzitutto all’eccellente staff del Teatro, che qui voglio ringraziare, e al talento dei nostri artisti».
Premi e riconoscimenti artistici. Se la dimensione quantitativa dell’attività testimonia sia l’ampia partecipazione del pubblico sia l’efficienza produttiva e la capacità di autofinanziamento, i premi manifestano, invece, l’apprezzamento per la qualità artistica degli spettacoli prodotti. Nel 2023 le produzioni e gli artisti del Teatro Stabile hanno ricevuto ben n. 9 riconoscimenti (n. 1 Premio Duse, n. 1 Premio ANCT, n. 5 Le Maschere del Teatro Italiano, n. 2 Premi Flaiano) e a questi si aggiungono i premi ai giovani talenti di Cristina Parku (Premio Ivo Chiesa – Futuro della Scena), diplomata alla Scuola per Attori del TST e interprete di alcuni spettacoli diretti da Valerio Binasco e Gabriele Vacis, e Alberto Boubakar Malanchino (Premio Ubu Under35 come miglior performer), che la scorsa stagione è stato tra gli interpreti del Riccardo III diretto da Kriszta Székely. (https://www.teatrostabiletorino.it/palmares/).
Per il Direttore Artistico Valerio Binasco «condividere i risultati di un anno di lavoro così intenso e fruttuoso è naturalmente fonte di orgoglio, ma soprattutto genera una sorta di piacere civico, dovuto al riconoscimento dell’ottimo stato di salute del nostro teatro; la forza corale che ha generato questi traguardi meriterebbe probabilmente un lunghissimo elenco di firme, composto da coloro che hanno lavorato per e sul palcoscenico, ma anche da tutti gli spettatori che ogni sera ci restituiscono il senso ultimo delle nostre fatiche. Sono tempi scomposti questi e la pluralità mi sembra davvero l’unica strada possibile per descriversi, umanamente e teatralmente».
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