23 Novembre 2024

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TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE Stagione Teatrale 2023/2024 VA IN SCENA AL TEATRO GOBETTI “LA FEROCIA”


SPETTACOLO DEL COLLETTIVO VICOQUARTOMAZZINI
DAL ROMANZO DI NICOLA LAGIOIA

Teatro Gobetti, 13 – 18 febbraio 2024

Martedì 13 febbraio 2024, alle ore 19.30, va in scena al Teatro Gobetti La ferocia, creazione del collettivo VicoQuartoMazzini (Premio Hystrio 2021) tratta dal romanzo di NicolaLagioia, che è valso all’autore il Premio Strega nel 2015 e il Premio Mondello. L’adattamento del testo è di LindaDalisi e la regia dello spettacolo è di MicheleAltamura e GabrielePaolocà. Saranno in scena RobertoAlinghieri, MicheleAltamura, LeonardoCapuano, EnricoCasale, GaetanoColella, FrancescaMazza, GabrielePaolocà, AndreaVolpetti. Le scenografie sono di DanieleSpanò, il disegno luci di GiuliaPastore, le musiche di PinoBasile, i costumi di LilianIndraccolo.La ferocia, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Tric Teatri di Bari, Teatro Nazionale Genova, verrà replicato per la stagione in abbonamento dello Stabile fino a domenica 18 febbraio 2024.Scheda dello spettacolo a cura della CompagniaVittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ‘70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto.La Ferocia, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia (Giulio Einaudi Editore), vincitore nel 2015 del Premio Strega e del Premio Mondello, mette in scena il trionfo e la rovina della rabbia cieca dell’occidente. Lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si annidano nella debolezza dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura.

“Secondo alcuni la disciplina che meglio spiega il nuovo secolo è l’etologia. Metti una volpe affamata davanti a un branco di conigli e li vedrai correre. Corri in una piazza piena di colombi e li vedrai volare. Trova il colombo che non vola.”
La vicenda dei Salvemini ha il calore di una tragedia contemporanea, particolare e universale allo stesso tempo, e si nutre delle parole nate dalla penna di un grande romanziere, nato e cresciuto in un Sud da sempre attraversato da grandi narrazioni.

Note di regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà – VicoQuartoMazzini
Nel pensare la regia dello spettacolo abbiamo scelto di mettere al centro, nella sua assordante assenza, il corpo di Clara, chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere. Intorno, l’abissale e cruenta vanità del potere rappresentata dagli altri membri della famiglia e da tutti coloro che sono coinvolti nei loro affari. A fare da contraltare un figliastro tornato come un Oreste contemporaneo a gridare vendetta e un giornalista ossessionato da una frenetica fame di verità e da un amore sconfinato per la terra in cui è nato.
Con La Ferocia ci concediamo la possibilità di raccontare il Sud non come un’eccezione ma come la regola. E di conseguenza ci chiediamo: il Sud può essere una sineddoche? Può assurgere al ruolo di protagonista del dramma di un mondo fuor di squadra, dove il crollo economico dell’occidente e l’incomunicabilità tra sostenibilità ambientale e progresso siano soltanto alcuni dei sottotesti che ci rifiutiamo di interpretare? In fondo il Sud conosce bene questa parte, l’ha imparata a memoria molti secoli fa, ripetendola sottovoce, e ora è pronta a rivelarla a un’umanità che ha smesso di allungare i suoi tentacoli per avvinghiarsi attorno a narrazioni di sistemi economici, sociali e politici stantii, incapaci ormai di tradurre i cambiamenti del presente.
“Una musica entra nei paesi e raccoglie il dolore di ogni singolo per disperderlo di nuovo tra le rocce e gli uliveti, simile alle ceneri delle generazioni morte, in modo che su ognuno gravi la stessa pace. In questo è l’infelicità del Sud, il suo intoccato privilegio.”VicoQuartoMazziniNata dall’incontro tra Michele Altamura e Gabriele Paolocà, VicoQuartoMazzini (Premio Hystrio 2021 come miglior compagnia emergente) attraversa scritture originali e rivisitazioni di grandi classici del teatro e della letteratura. L’intento del suo lavoro è quello di rivelare le grandi storie capaci di indagare le impellenze del nostro tempo raccontandole attraverso le molteplici possibilità dell’arte scenica e performativa.Tra gli ultimi lavori: Livore. Mozart & Salieri (2020), prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione e Festival delle Colline Torinesi; Vieni su Marte

(2018) sostenuto da Mibact e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina”; Leave the Kids Alone (2018), installazione prodotta da Fabulamundi Playwriting Europe; Karamazov (2017), progetto speciale ospitato al debutto dal Teatro Petruzzelli di Bari; Little Europa (2016) riscrittura de ll piccolo Eyolf di Henrik Ibsen, selezionato dall’Ibsen Festival di Oslo; Amleto Fx (2015), Premio In-box e Direction Under 30. Per Rai Radio3 realizzano Chi semina vento (2019), radiodramma originale ispirato a “La guerra dei mondi” di Orson Welles e Vivere è guerra con i troll del cuore e del cervello (2015), un omaggio a Henrik Ibsen.

TEATRO GOBETTI
dal 13 al 18 febbraio 2024
LA FEROCIA
ideazione VicoQuartoMazzini
dal romanzo di NicolaLagioiaregia MicheleAltamura, GabrielePaolocàadattamento LindaDalisicon RobertoAlinghieri, MicheleAltamura, LeonardoCapuano, EnricoCasale, GaetanoColella, FrancescaMazza, GabrielePaolocà, AndreaVolpettiscene DanieleSpanòluci GiuliaPastoremusiche PinoBasilecostumi LilianIndraccolorealizzazione scenografie Officina Scenotecnica Gli ScartiSCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Tric Teatri di Bari, Teatro Nazionale GenovaTeatro: Gobetti, via Rossini 8, TorinoOrari degli spettacoli:martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.45; domenica ore 16.00.Prezzo dei biglietti: Intero € 22,00 – Ridotto € 19,00L’acquisto dei biglietti in prevendita prevede un costo di € 1 a bigliettoBIGLIETTERIA DEL TEATRO STABILE DI TORINOTelefono 011 5169555 / Numero verde 800 235 333Teatro Carignano, Piazza Carignano 6 – TorinoOrario: da martedì a sabato, dalle ore 13 alle 19, domenica dalle ore 14 alle 19. Online www.teatrostabiletorino.itSTAMPATeatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Ufficio Stampa e Comunicazione