23 Novembre 2024

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CORONAVIRUS/Pasqua: 11.000 uova di cioccolato Dolfin in dono alla Protezione Civile Italiana

Finocchiaro: “Grazie a medici e infermieri della Protezione Civile, siete i nostri umanissimi eroi”

Un carico di uova in Sicilia per i disabili dell’Oasi di Troina, messa a dura prova dall’epidemia

Riposto (CT) – 11.000 uova di Pasqua Dolfin a bordo di due tir sono in partenza dalla Sicilia con destinazione i centri raccolta della Protezione Civile Italiana.

E’ il dolce abbraccio del “dì di festa” che Dolfin, per la domenica di Pasqua 2020, dedica – ringraziandoli – a medici, infermieri e a tutto il personale sanitario che da settimane combatte il nemico invisibile, il coronavirus, nelle trincee di corsie, terapie intensive e ospedali assistendo pazienti di tutte le età costretti al ricovero e senza le cure e l’assistenza dei propri cari; ma anche a tutte quelle piccole e grandi comunità individuate dalla rete della Protezione Civile – nuclei disagiati, case famiglia, ricoveri per anziani e disabili – che con l’uovo di cioccolato Dolfin potranno condividere la gioia di un dono goloso nel giorno di festa. Un dono che, nel caso delle uova di cioccolato, rinnova anche negli adulti l’emozione che accompagna i bambini a caccia della sorpresa.

Due gli autotreni che, da Riposto – sede della storica azienda dolciaria siciliana nata nel 1914 e divenuta celebre in tutto il mondo per i suoi Polaretti® – sono diretti ai centri raccolta della Protezione Civile Italiana e che in queste ore stanno ultimando il carico grazie al lavoro degli addetti del magazzino e della logistica.

Un altro carico di uova di cioccolato Dolfin come dono di Pasqua è invece dedicato all’Oasi di Troina e alle centinaia di persone – bambini e adulti disabili, medici militari, personale sanitario, assistenti, addetti ai servizi mensa e lavanderia, financo ai volontari – che compongono il microcosmo del grande polo in provincia di Enna duramente colpito dall’epidemia. “Abbiamo sentito alla Rai – racconta Santi Finocchiaro, presidente Dolfin spa – la storia dei ragazzini dell’Oasi, costretti da alcuni giorni, per via del rischio contagio, a vivere lontano non solo dalle famiglie ma anche dai loro assistenti e abbiamo pensato che, in occasione della Pasqua, il dono delle uova di cioccolato avrebbe potuto portare un po’ di gioia e lenire per un po’ la nostalgia delle persone care”.

“Sono grato a Dolfin – commenta il responsabile della Protezione Civile in Sicilia, ing. Calogero Foti – per questo gesto di gratitudine e condivisione nei confronti di tanti lavoratori che da un mese circa con grande abnegazione e a rischio della loro stessa vita – come documenta il lungo elenco di vittime tra i professionisti della sanità – mettono notte e giorno il cuore oltre l’ostacolo e che, per ogni paziente ricoverato, sono diventati un vero pezzo di famiglia”.

Santi Finocchiaro spiega: “La Protezione Civile italiana rappresenta una eccellenza del nostro Paese e lo stiamo vedendo nei fatti da quattro settimane: professionisti e volontari che ci mettono il cuore e la testa, sono i nostri umanissimi eroi. A loro va il grazie commosso di tutta la comunità degli italiani che si è sentita accudita, anche nelle piccole esigenze quotidiane, in questi giorni di smarrimento, di sofferenze e perdite dolorose in molte famiglie. Con il dono delle uova di Pasqua, simbolo di vita e di rinascita, diciamo grazie a medici, infermieri e volontari della Protezione Civile a nome dell’Italia intera”.

INFO AZIENDA

La storia di Dolfin s.p.a. inizia nel 1914 a Giarre (in provincia di Catania), dove la famiglia Finocchiaro – giunta oggi alla terza generazione di imprenditori con i fratelli Santi, Gaetano e Rosaria Finocchiaro – avvia una fabbrica artigianale di caramelle, confetti e cannellina. Nel 1948 l’azienda automatizza i processi produttivi; nel 1964 inizia la produzione di cioccolato e si specializza nelle uova di Pasqua. Nel 1990 si dedica a un nuovo segmento di produzione, i prodotti da gelare; nel 1993 nascono i Polaretti, i ghiaccioli per i bambini da gelare a casa: un’idea innovativa e di successo che si rivela vincente perché abbatte la catena del freddo e dunque riduce il costo del prodotto al consumatore; nel 1997 diventa una S.p.A con una nuova struttura organizzativa. Oggi, con il brand Polaretti, Dolfin è leader in Italia nel mercato dei ghiaccioli da gelare. I prodotti Dolfin, presenti nella GDO (grande distribuzione organizzata) e DO (Distribuzione organizzata) italiana, sono venduti in oltre 50 Paesi esteri. La quota export del fatturato è del 25%, con una stabile presenza in tutti i Paesi dell’Europa comunitaria e in molti Paesi dell’Est; nel Sud Est Asiatico, negli USA, Sud America e Australia. Da sempre impegnata nel campo dell’innovazione e della ricerca per documentare la tracciabilità dell’intera filiera, Dolfin si è posta l’obiettivo della sostenibilità dell’impresa. In quest’ottica di responsabilità sociale è stato realizzato un grande Parco Fotovoltaico che, su una superficie complessiva di oltre 10 mila metri quadrati (960KW di potenza installata) fornisce buona parte dell’energia necessaria allo stabilimento riducendo significativamente le emissioni di anidride carbonica nell’aria. Mentre nel 2019, in anticipo sulle direttive UE, ha introdotto – prima azienda in Italia –  l’ecocannuccia per uno dei suoi prodotti. Tra quelli di punta, oltre ai celebri Polaretti, figurano la nuova linea di prodotti sensofreddo (ghiaccioli e sorbetti con succo di frutta pensati per le pause relax dei grandi) le uova di cioccolato e le calze della Befana. Molti prodotti Dolfin sono senza glutine (e inseriti nel prontuario AIC, Associazione Italiana Celiachia), e hanno certificazioni bio (per granite e ghiaccioli), kosher e halal specifiche per le comunità ebraiche e islamiche.