L’operazione del valore complessivo di 30 milioni di euro si è realizzata con il finanziamento di UniCredit e Intesa Sanpaolo per complessivi 24 milioni erogati con la garanzia di SACE Fattorie Garofalo punta così a rafforzare la capacità produttiva con una integrazione a monte della filiera ed a consolidare la propria leadership, anche sui mercati internazionali Napoli, – Importante operazione di acquisizione nel comparto agroalimentare italiano. Fattorie Garofalo ha acquistato il 100% di Fattoria Apulia del Gruppo Amadori, per 30 milioni di euro, una tra le più grandi aziende agricole italiane. Fattoria Apulia è localizzata a Cerignola (Foggia) nella pianura del Basso Tavoliere – una delle aree a più alta vocazione agricola della Puglia – e opera su una superficie in corpo unico di complessivi 1.850 ettari. L’azienda è attiva nell’allevamento, forte di 2000 capi bufalini iscritti al libro Genealogico per la produzione di latte, è già da diversi anni tra i fornitori rilevanti di Fattorie Garofalo ed è sede di un importante allevamento di suini. Inoltre, è dotata di un impianto fotovoltaico sulle stalle da 1,2 MW.
L’acquisizione, per un controvalore complessivo di 30 milioni di euro, si è realizzata con un’operazione di finanziamento in pool per complessivi 24 milioni di euro erogati da UniCredit e da Intesa Sanpaolo con la garanzia di SACE, che con SIMEST costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP. Fattorie Garofalo, con sede a Capua (CE) è attiva da 60 anni nella filiera agroalimentare e, nello specifico, nel settore lattiero-caseario bufalino attraverso attività di allevamento bufalino, di trasformazione delle materie prime in Mozzarella di bufala campana Dop, carni e salumi e di gestione di punti vendita. Fattorie Garofalo è capo di un gruppo a forte integrazione – sia orizzontale che verticale – che già conta altre 6 aziende zootecniche bufaline e tre stabilimenti di trasformazione. E si distingue nel panorama dei gruppi agroalimentari del Mezzogiorno d’Italia per essere produttore netto di energia rinnovabile per il Gse – grazie a biogas e fotovoltaico – e la forte vocazione per le produzioni biologiche e l’internazionalizzazione. L’operazione di acquisizione consentirà all’azienda campana di incrementare le strategie di sviluppo rafforzando la capacità produttiva in ottica di integrazione di filiera, di crescita qualitativa e quantitativa e di diversificazione di prodotto e distributiva.
Tutto ciò anche con l’obiettivo di incontrare la crescente domanda proveniente dai mercati esteri e di avviare nuovi presidi distributivi fuori dall’Italia aumentando, quindi, la proiezione internazionale dell’azienda. Fattorie Garofalo, infatti, è in costante espansione negli ultimi anni, con un fatturato che nel 2019 ha raggiunto i 100 milioni di euro con una crescita superiore al 10% rispetto all’anno precedente, trainato in particolare dall’export: il Gruppo raggiunge con i propri prodotti oltre 40 Paesi in tutto il mondo, in particolare in Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Paesi Bassi, con oltre il 60% fatturato che è rappresentato dalle vendite sui mercati internazionali. Il Gruppo Garofalo prevede di incrementare inoltre i punti vendita in Italia e all’estero e di rafforzare la propria presenza anche nei Paesi asiatici. Grazie anche all’acquisizione, Fattorie Garofalo punta ad un miglior controllo della filiera di approvvigionamento: l’obiettivo del gruppo è di incrementare entro il 2026 del 100% la produzione di latte interna e con un margine di copertura degli utilizzi per la produzione di mozzarella che dovrebbe attestarsi così al 50%. UniCredit Group – Public Tale obiettivo, funzionale all’incremento del fatturato e della marginalità, sarà ottenuto dal notevolissimo incremento della popolazione bufalina, che passerà dagli attuali 10mila capi a 18mila tra gli allevamenti di proprietà del gruppo situati nell’area Dop e precisamente nelle province di Caserta e Foggia. “L’operazione di acquisizione – ha affermato Raffaele Garofalo, Presidente di Fattorie Garofalo – ci consentirà di consolidare la nostra leadership e di crescere in tutti i settori di interesse del gruppo – zootecnia, retail e trasformazione – realizzando economie di scala e con una attenzione particolare anche ai protocolli sanitari, alla qualità e alla rintracciabilità dei nostri prodotti. L’operazione dimostra come – anche in un periodo difficile come quello attuale – le imprese continuino a programmare la crescita in vista di futuri obiettivi produttivi e di redditività, soprattutto in un comparto come quello agroalimentare che è di fondamentale importanza per l’economia del Paese e del Mezzogiorno. Il supporto del credito consentirà all’azienda di rafforzare l’integrazione verticale di filiera interna al gruppo e la nostra azione di sviluppo commerciale, espandendo il nostro raggio d’azione anche all’estero, in particolare verso i Paesi asiatici”. L’operazione di finanziamento è stata coordinata e strutturata rispettivamente dai team Corporate Sud e F&A di UniCredit, Direzione Commerciale Imprese della Direzione regionale Campania, Basilicata Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo San Paolo e dall’Ufficio di Napoli di SACE in collaborazione con la Divisione Rischi e la Divisione Underwriting
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