Mare lancia una campagna di raccolta fondi per dare continuità al suo progetto
di rigenerazione urbana a base culturale e inclusione sociale
e per dare vita nel 2020 a nuove economie in tre nuove aree periferiche di Milano.
Le donazioni finanzieranno esclusivamente la programmazione culturale
a impatto sociale che animerà questi luoghi e i percorsi di formazione
e inserimento lavorativo dedicati ai giovani dei quartieri interessati
[Milano] Riproporre il “modello Mare”, attivo dal 2016 nel Municipio 7 di Milano, in altre tre zone periferiche della città entro il 2020. Questo il progetto che Mare Culturale Urbano stava per lanciare prima dell’allarme pandemia; un’iniziativa che lo staff ha deciso comunque di portare avanti lanciando una raccolta fondi.
Raccogliere donazioni è stata una scelta dettata da un’urgenza, perché è impossibile non riconoscere che, oltre all’emergenza sanitaria mondiale, il Covid-19 sta avendo anche un grave impatto sulla cultura, paralizzata dalla crisi, e sulla ristorazione, motore economico delle azioni di sviluppo sociale che Mare Culturale Urbano dedica al territorio.
«Questa emergenza ci ha dato l’impulso ad attivare un’azione già radicata in altri Stati europei, come Germania, Francia e Inghilterra: sostenere la cultura attraverso le donazioni, riconoscendo la cultura stessa come un bene di prima necessità», sottolinea Andrea Capaldi, co-founder di Mare. «Una presa di coscienza che ci avvicinerebbe in questo modo alle altre grandi città d’Europa, facendo un importante passo in avanti come collettività».
Proprio in quest’ottica, nessuna delle attività che saranno finanziate con i fondi arrivati avrà fine di lucro e, infatti, Mare Culturale Urbano raccoglierà le donazioni attraverso l’associazione no profit Ludwig – Officina di linguaggi contemporanei (www.officinaludwig.org), che gestisce la direzione artistica e l’organizzazione di tutta la produzione culturale a impatto sociale di Mare Culturale Urbano sin dalla sua nascita, nel 2016. Da allora sono passati quattro anni durante i quali l’intento che i soci fondatori si sono prefissati – offrire un nuovo stile di vita cooperativo e solidale che ripensi alla cultura, al benessere collettivo e al senso civico degli abitanti della zona – si può dire raggiunto: la cascina di via Gabetti è diventata uno dei punti di riferimento del quartiere, e non solo, registrando ogni anno il passaggio di oltre 100mila persone che frequentano Mare, più di mille artisti con una media di un evento culturale al giorno.
Un obiettivo perseguito con forza di volontà e costanza, un modello virtuoso che Mare vuole appunto riproporre anche in altri tre punti nevralgici della periferia milanese: San Cristoforo (Municipio 6), Cascina Merlata (Municipio 8) e Santa Giulia (Municipio 4).
In questi mesi avrebbe dovuto prendere il via il primo dei tre progetti di Mare volti a creare azioni di rigenerazione urbana a base culturale e inclusione sociale, anche grazie alla creazione di percorsi d’inserimento lavorativo e all’apertura di nuovi luoghi in cui stare bene e in cui i cittadini possano godere di una proposta artistica dedicata al territorio, oltre che ritrovarsi per mangiare e bere sentendosi proprio come a casa.
Il “cantiere” non si è fermato: anzi, è andato avanti anche in questo tempo sospeso per sviluppare nuove relazioni, nuove economie e nuovi processi di partecipazione, che si tradurranno in 45 nuovi posti di lavoro, di cui 16 provenienti da percorsi di formazione e inserimento lavorativo, 40 performance al mese dando lavoro al doppio degli artisti coinvolti abitualmente a Mare e un fitto calendario di attività quotidiane dedicate ai territori. Mare, ora, ha bisogno di un aiuto, per continuare ad aiutare a sua volta.
«Gli scenari che si presentavano all’orizzonte erano due: aprire senza contenuti culturali e senza progetti di inserimento lavorativo oppure sensibilizzare la nostra rete per non rinunciare al cuore e all’anima di Mare Culturale Urbano. Abbiamo deciso di attivare una raccolta fondi che ha lo scopo di aiutarci a ripartire, a non fermarci, a non tornare indietro», spiega Andrea Capaldi. «Le donazioni saranno utilizzate per sostenere la programmazione culturale a impatto sociale che animerà i nostri nuovi spazi (concerti, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e famiglie, balere per gli anziani, appuntamenti per il quartiere) e per aiutare giovani ragazzi inoccupati delle aree periferiche interessate che saranno coinvolti in progetti di formazione e inserimento lavorativo».
La piattaforma cui Mare si è rivolto per la raccolta fondi è iRaiser.
SLOT DONAZIONI
– 10 EURO
Dai un abbraccio a mare e facci sentire la tua vicinanza
– 30 EURO
Sostieni le attività per bambini e famiglie, per tornare a stare tutti insieme
– 50 EURO
Sostieni le attività per gli anziani del quartiere, per tornare a stare vicini ai nostri nonni
– 80 EURO
Sostieni la musica per tornare a offrire un palco a giovani musicisti e tornare a godere insieme della magia della musica dal vivo
– 100 EURO
Sostieni i laboratori creativi dedicati a coltivare i giovani talenti del quartiere
– 150 EURO
Sostieni le residenze artistiche, perché Mare torni a essere un luogo di produzione artistica e di contaminazioni culturali
– 250 EURO
Sostieni i progetti per il territorio, perché la cultura continui a essere condivisa, partecipata e quindi leva di crescita per tutto il quartiere
– 1000 EURO
Sostieni i progetti di inserimento lavorativo, per continuare a dare una possibilità concreta a chi ne ha bisogno
– DONAZIONE LIBERA
Il tuo aiuto è prezioso: sostienici con quello che puoi
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