In cartellone, lo spettacolo teatrale su Vanvitelli, l’Orchestra dei Quartieri Spagnoli e la Nona di Beethoven diretta da Juraj Valčuha
La Reggia di Carditello rinasce dalla grande musica e dalle incursioni teatrali, nel segno del Grand Tour e della promozione del territorio.
Dopo essere stata considerata per decenni il simbolo dell’abbandono nella Terra dei Fuochi e dopo essere stata recuperata dalla Fondazione Real Sito di Carditello, guidata dal 2016 dal presidente Luigi Nicolais, la Reale Delizia è pronta ad ospitare, in collaborazione con Scabec, la prima edizione del Carditello Festival con concerti e spettacoli nel suggestivo ippodromo che – da sabato 18 luglio a sabato 26 settembre – animeranno il sito borbonico, integrando l’offerta culturale ed i percorsi benessere nei boschi.
Ad aprire il programma, sabato 18 luglio, la prima tappa di “Rosso Vanvitelliano“, l’iniziativa dedicata alla rievocazione e alla valorizzazione dei siti storici della Campania, legati all’impronta di ingegno del grande architetto Luigi Vanvitelli. Lo spettacolo teatrale – promosso a Carditello dalla Regione Campania attraverso Scabec – rappresenta una sfida culturale senza eguali che, narrando emozioni e sensazioni associate al colore rosso, intende imprimere con coraggio una svolta ed un rilancio dell’estro che contraddistingue il territorio. E non solo.
Previste per l’occasione anche le visite guidate nelle sale reali, a cura dell’Associazione culturale NarteA, con la possibilità di fermarsi prima dello spettacolo nell’accogliente area pic-nic situata nel bosco di cerri del Real Sito.
Secondo appuntamento con l’Orchestra del Teatro San Carlo che, mercoledì 29 luglio, si esibirà nel galoppatoio realizzato da Ferdinando IV di Borbone per addestrare i cavalli di razza Persano, all’ombra del Tempietto dove il re celebrava il miracolo delle stagioni. L’evento rientra nel progetto “Regione Lirica”, il percorso musicale legato alla storia, alla cultura e alla fisionomia socio-politica del territorio che include una serie di appuntamenti di rilievo nei luoghi di interesse storico artistico della Campania.
In scena a Carditello, la Sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven con il soprano Maria Agresta, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Antonio Poli e il basso Roberto Tagliavini. A dirigere l’Orchestra ed il Coro del Teatro San Carlo, il maestro Juraj Valčuha.
Venerdì 31 luglio, spazio all’Orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli, il progetto artistico e culturale ispirato dal sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela dal musicista José Antonio Abreu.
“L’obiettivo del Festival di Carditello – spiega Roberto Formato, direttore della Fondazione – è diventare un appuntamento annuale nel panorama musicale e culturale italiano. Stiamo lavorando alacremente per valorizzare il territorio, dando spazio alle espressioni artistiche più rappresentative della Campania ed integrando la produzione culturale con i servizi dedicati ai visitatori, come le degustazioni di prodotti tipici ed i pacchetti personalizzati per entrare nel circuito dei grandi tour operator. La sfida ambiziosa è realizzare un vero e proprio festival sostenibile“.
Il programma del Carditello Festival è particolarmente ricco – si spazia dalla sinfonica allo swing, dall’operetta all’hip hop, dal folk al jazz, dallo storytelling dei Beatles a Battisti – ed è impreziosito dal teatro dei burattini di Giò Ferraiolo con il laboratorio riservato ai bambini (8 agosto), dal concerto di Enzo Avitabile con la partecipazione straordinaria di Tony Esposito (10 agosto), dall’attività sociale e musicale con il contest Hip Hop Jam Party e gli artisti del Parco Verde di Caivano impegnati nella lotta alla criminalità (26 settembre), e dalle degustazioni di vino a cura della Federazione italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, di birra artigianale e prodotti tipici selezionati da Coldiretti.
Il Real Sito di Carditello – voluto da Ferdinando IV di Borbone ed edificato intorno al 1787 da Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli – oggi è impegnato anzitutto in attività di restauro e rifunzionalizzazione, con investimenti previsti per circa 17 milioni di euro nei prossimi tre anni, a valere su fondi nazionali ed europei.
Carditello ospita una palazzina reale dalle linee neoclassiche, ambienti destinati ad azienda agricola, cinque cortili per attività agricole, un’area riservata alle corse dei cavalli realizzata come un antico circo romano, con due fontane con obelischi in marmo, un prato centrale – al cui centro si erge un tempietto circolare da cui il re assisteva agli spettacoli ippici – ed una pista in terra battuta.Ancora oggi è l’unico esempio al mondo di ippodromo inserito all’interno del perimetro di un edificio: lungo le mura perimetrali, tre livelli di gradoni ospitavano sino a 30mila persone, che partecipavano alle manifestazioni ippiche che si svolgevano all’interno del sito.La tenuta era destinata all’allevamento e alla selezione di cavalli di razza reale, oltre che alla produzione agricola e casearia. Qui era situata la Reale Industria della Pagliara delle Bufale, che ospitava un importante caseificio. Rappresentava, quindi, un mirabile esempio dell’imprenditoria illuminata promossa dalla casa reale borbonica tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800.
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