22 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

1500 esemplari di storioni piccoli e giovani sono stati liberati questa mattina nell’area del Ponte Vecchio a Cesena e in vari punti del Delta a Ravenna

STORIONI E ANGUILLE RIPOPOLANO
IL CENTRO URBANO DI CESENA E IL DELTA DEL PO
NEL WORLD FISH MIGRATION DAY




Oggi è stata una giornata speciale per il mondo della biodiversità. In occasione del World Fish Migration Day (la Giornata mondiale dei pesci migratori) il Centro di ricerca universitario di Cesenatico (Corso di laurea in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche) dell’Università di Bologna e i parchi Costa Edutainment romagnoli – Acquario di Cattolica, Oltremare di Riccione-, insieme al Parco Lombardo del Ticino e alle AmMinistrazioni comunali e provinciali di Cesena, Forlì, Ravenna e la Regione Emilia Romagna, hanno liberato oltre 1000 storioni cobice giovanili e subadulti e circa 500 anguille giovanili, in tre punti diversi della Romagna.

NOVITA’: RIPOPOLAMENTO NEL SAVIO A CESENA

Accanto all’area sud del Delta del Po, dove ogni anno il team di esperti svolge la liberazione di questi animali in collaborazione con i volontari della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee di Ravenna), e l’Associazione dei Capannisti, i pescatori sportivi che sono diventati i “guardiani” dell’area, la novità assoluta di quest’anno è stata il centro urbano di Cesena: proprio qui è avvenuta la prima liberazione 2020 nel tratto ri-naturalizzato del fiume Savio, che va dal ponte Vecchio al ponte Nuovo. Sul posto uomini della Vigilanza Ittica e della Polizia Municipale di Cesena.

Presente anche l’assessore alla sostenibilità ambientale del comune di Cesena, Francesca Lucchi: “E’ un momento importante per la nostra città perché andiamo a portare pesci autoctoni in un territorio dove non erano più presenti. Credo che sia importante lavorare sul tema della biodiversità. Il fiume è un catalizzatore della nostra città, non solo un punto di incontro ma anche un luogo dove la biodiversità va tutelata. Spesso ce ne ricordiamo solo quando il fiume ha problemi, ma va curato e tutelato tutti i giorni”.

Queste attività scaturiscono dalla collaborazione avviata da anni tra Università di Bologna, Acquario di Cattolica e Oltremare di Riccione con il Progetto Life Natura Con.flu.po (www.life-conflupo.eu), che vede come capofila la Regione Lombardia e come partner la Regione Emilia Romagna, AIPO, AdbPo, le Province di Piacenza e Rovigo, il Parco Lombardo del Ticino e GRAIA srl. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea mediante lo strumento Life e prevede azioni mirate a supporto di specie ittiche minacciate, tra cui lo Storione cobice (Acipenser naccarii).

“Siamo felici di aver coinvolto quest’anno l’area ri-naturalizzata di Cesena – dice Oliviero Modernti, responsabile del progetto e ricercatore del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’università di Bologna _ perché è un’area molto adatta alle specie che abbiamo liberato. E mi auguro che anche per i prossimi anni ci sia nuovamente questa location per la liberazione. Come mi auguro che aumentino i posti in Romagna per la semina di queste specie ittiche veramente speciali”.

LA GIORNATA MONDIALE DEI PESCI MIGRATORI

L’evento di oggi è stato l’unico in Italia a svolgersi e rientra ufficialmente nel grande progetto mondiale ‘World Fish Migration Day’.

“Oggi è la Giornata mondiale dei pesci migratori _ spiega Cristiano Da Rugna, responsabile zoologico dei parchi Costa Edutainment della Romagna _ In tutto il mondo tantissime strutture zoologiche, come le nostre Acquario di Cattolica e parco Oltremare di Riccione, creano attività di sensibilizzazione e di educazione, legate ai pesci del mare che si vanno a riprodurre nei fiumi e nei laghi. Oggi abbiamo liberato anguille e storioni cobice. Proprio gli storioni cobice sono stati allevati e cresciuti a centinaia nelle vasche dell’Acquario di Cattolica, appositamente per ripopolare il Savio e nel fiume Reno. Si tratta di una importante azione di reintroduzione in natura di questo esemplare che ormai è estinto. Nel fiume Reno, antico ramo meridionale del delta del Po, la specie è estinta Da oltre 50 anni”. L’operazione rientra anche nel progetto di salvaguardia e tutela delle specie a rischio estinzione “Salva una specie in pericolo” (nato nel 2010), curato dai parchi Costa Edutainment, per sensibilizzare e educare il pubblico alla conservazione, alla gestione responsabile degli ambienti e alla conoscenza degli animali.

PESCI A RISCHIO ESTINZIONE

“Sono pesci in via d’estinzione entrambi, storione e anguilla – continua Mordenti _ e attraverso questa collaborazione forte e duratura tra l’Università, il Parco Lombardo del Ticino e i parchi Costa, abbiamo adottato questa azione di semina nell’area romagnola. Il Parco Lombardo esegue la riproduzione artificiale degli adulti, poi i piccoli nati vengono portati all’università e ai parchi Costa per il programma di svezzamento e alimentazione. Li portiamo a diverse taglie, da pochi centimetri a quasi 40. Poi li liberiamo”.

Gli storioni più grandi sono stati marcati con microchip, prima di essere liberati, per monitorarne età provenienza, crescita e spostamenti. Una sorta di carta d’identità degli animali.

LA STORIA

Una volta molti corsi fluviali erano ricchi di storioni che “risalivano” dal mare per la riproduzione. Purtroppo nel corso degli ultimi 50 anni per lo storione a causa dell’inquinamento, della pesca indiscriminata e delle modifiche e sbarramenti dei corsi dei fiumi che ne impediscono la migrazione riproduttiva, le popolazioni hanno vissuto un declino inesorabile. 

Lo storione cobice ha uno scheletro in prevalenza cartilagineo, scudi ossei lungo il corpo al posto delle squame, coda eterocerca come quella degli squali e quattro barbigli vicino alla bocca che è rivolta verso il basso. È una specie “anadroma” che vive in mare in prossimità degli estuari e migra risalendo i fiumi per riprodursi. Gli adulti dello storione possono raggiungere due metri di lunghezza e 80 kg di peso; raggiungono la maturità sessuale tra i 5 e i 16 anni (20 e 30 Kg di peso) e, mentre i maschi si possono riprodurre ogni anno, le femmine hanno intervalli di riproduzione di 2 o 3 anni producendo anche oltre un milione di uova.  Di indole placida si nutrono di crostacei ed insetti e da adulti anche di piccoli pesci che riescono a catturare anche nelle acque limacciose dei fiumi.