23 Novembre 2024

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CORTINA E LO STADIO OLIMPICO DEL GHIACCIO: UNA STORIA DI SPORT “COME IN UN FILM”

Foto @Se.Am

Cortina d’Ampezzo_ Si è vestito di luci bianche e tricolore lo Stadio Olimpico del Ghiaccio di Cortina e dal tramonto all’alba splende, forte della sua incredibile storia sportiva; ma non solo.

Emblema delle Olimpiadi del 1956, le prime trasmesse in TV e le prime a vedere una donna, Giuliana Minuzzo, pronunciare il Giuramento olimpico, lo Stadio fu sin da subito una struttura multifunzionale: a soli due anni dalle Olimpiadi, infatti, fu utilizzato per gli Harlem Globetrotter, coprendo la base con strutture in legno. Fu poi sede di concerti (Glenn Miller Jazz Orchestra, Zucchero, Venditti, Renzo Arbore e l’Orchestra italiana) e, a esempio, per i Mondiali di Curling nel 2010.

Sulla pista ghiacciata si svolgono inoltre attività agonistiche come il pattinaggio artistico, il curling e l’hockey, con i relativi Campionati, in attesa di tornare a essere protagonista dei Giochi olimpici invernali nel 2026.

Tutto questo basterebbe a rendere la struttura un simbolo, ma lo Stadio Olimpico di Cortina ha, inoltre, accolto celebri sequenze cinematografiche di produzioni sia nazionali che internazionali.

Qui, nel 1967, Vittorio Gassman girò alcune scene del film Il Tigre, diretto da uno dei più celebri registi della commedia all’italiana, Dino Risi.

Una quindicina di anni più tardi, divenne set per il dodicesimo capitolo di 007: Solo per i tuoi occhi. Lo Stadio fu ripreso sia in diurna, quando l’agente Ferrari presenta a Bond il greco Kristatos presso il bar all’aperto dello Stadio, sia in notturna, quando 007 lascia Ferrari sulla Lotus Exige Sport 350 rossa fiammante parcheggiata di fronte all’ingresso prima di entrare in pista e venire attaccato da giocatori di hockey, riuscendo naturalmente a sbaragliarli.

Un altro famoso film, che incluse all’interno delle riprese lo Stadio del Ghiaccio, fu il primo “cinepanettone” dei fratelli Vanzina girato a Cortina, Vacanze di Natale, del 1983. Lo Stadio venne immortalato dalle cineprese un paio di volte ed è proprio al bar all’aperto dello Stadio che Donatone (interpretato dall’esilarante Guido Nicheli) recita una delle battute più iconiche di tutta la pellicola: “la libidine è qui, amore: sole, whisky e sei in pole position!”