Pennellate gestuali, tratti dalle tonalità gioiello.
Creste di vernice acrilica effetto trompe l’oeil.
Astrazioni acquerello, come fumo che aleggia in un vecchio vicolo,
per un’atmosfera da film noir degli anni ’40.
Jeremy Scott, per la collezione Moschino Uomo Autunno/Inverno 2021, lavora sui wardrobe essentials, dai cappotti, alle biker jacket fino alle tracksuits, dando loro una nuova vita,
come un artista al lavoro sulla propria tela.
Il post-impressionismo incontra un’eleganza sartoriale che evoca il cinema della Vecchia Hollywood.
La collezione si apre con cappotti, perfectos, trench e parka, tutti caratterizzati da
stampe di pennellate non definite,
che ci ricordano l’estetica propria di Cézanne e Gauguin.
Ogni capo diventa così una tela, sulla quale appaiono giochi di colore in equilibrio tra luce ed ombra,
azione ed emozione, tra concettuale e concreto.
I cappotti lasciano poi spazio a felpe, maglie crew neck e inaspettati blazer, con intarsi argyle nelle tonalità del grigio o brillanti sfumature effetto velluto.
Abiti sartoriali ammiccano nostalgicamente allo stile di
Humphrey Bogart, Dana Andrews e Edward G. Robinson.
Palette notturna invece per smoking con revers a scialle e tuxedo:
il lavanda intenso, il blue notte e tonalità del nero si fondono, per un allure da sogno noir.
Le linee sono prese in prestito dalla Hollywood degli anni 40’, ma con un tocco attuale.
Dalla notte al giorno con tracksuits stampate effetto vernice, giacche cargo, felpe, sweatpants e denim, resi unici da stampe brushstrokes.
Jeremy Scott ha lavorato sugli abiti come un pittore sul suo dipinto.
Un tableau vivant da indossare, animato dall’ironia intrinseca di Moschino.
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