Il gigante dell’abbigliamento sportivo Adidas aderisce al programma Fur Free Retailer rinunciando permanentemente alle pellicce
Adidas diventa la 1500ª azienda di abbigliamento ad aderire al programma Fur Free Retailer
ROMA – Il gigante dell’abbigliamento sportivo Adidas ha annunciato il proprio impegno verso un futuro senza pellicce, nonché l’adesione al programma globale Fur Free Retailer. Sebbene al momento Adidas non venda prodotti con pelliccia animale, il suo dichiarato impegno viene accolto favorevolmente dalle organizzazioni animaliste.
Humane Society International, che si batte a livello globale per porre fine al crudele commercio di pellicce, si unisce alla Fur Free Alliance nel dare il benvenuto ad Adidas, la 1500ª azienda di abbigliamento a unirsi al programma Fur Free Retailer.
L’impegno di Adidas rappresenta un traguardo importante per il Fur Free Retailer, un programma attivo in oltre 25 paesi in tutto il mondo che si basa sulla capacità dei grandi brand di moda – tra cui Prada, Gucci, Zara e H&M – di suscitare una reazione a catena in materia di politiche fur-free.
Il fenomeno del fur-free si sta diffondendo in tutto il mondo, procedendo di pari passo al crescente interesse per il benessere animale. Negli ultimi anni, più di una decina di Paesi europei ha introdotto il divieto alla produzione di pellicce, tra cui Norvegia, Belgio e Paesi Bassi; mentre negli Stati Uniti la California ne ha vietato la vendita.
Frank Henke, Senior Vice President per la Sostenibilità di Adidas, afferma: “Adidas sta rivisitando in ottica sostenibile tutti gli aspetti della sua gamma di prodotti, così come delle rispettive operazioni commerciali. Già dal 2018 utilizziamo esclusivamente cotone sostenibile; dal 2024 utilizzeremo solo poliestere riciclato e quest’anno presenteremo la prima scarpa da corsa interamente riciclabile. Allo stesso tempo, anche i prodotti vegani con le iconiche tre strisce sono sempre di più: dall’anno scorso, per esempio, le amatissime classiche sneaker Stan Smith e Superstar sono disponibili in versione vegana. La rinuncia definitiva alle pellicce sottolinea il nostro impegno nella ricerca di innovazioni nel campo dei materiali sostenibili e nella crescente implementazione degli stessi“.
“Marchi come Adidas sanno che i consumatori vogliono prodotti sostenibili e di qualità. Siamo quindi entusiasti che la politica fur-free di Adidas sia stata consolidata dall’adesione al programma Fur Free Retailer. La pelliccia è dannosa per gli animali, per il pianeta e per i brand, ed è per questo che ci stiamo impegnando per un futuro senza pellicce“, dice Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di Humane Society International.
“Aderendo al programma Fur Free Retailer, Adidas promette di impegnarsi per un futuro senza pellicce. Il fatto che Adidas continui a espandere la propria gamma di prodotti vegani ci rende particolarmente felici. Adottare un numero sempre crescente di alternative animal-friendly è la strategia migliore per prevenire la sofferenza degli animali a lungo termine“, sostiene Thomas Pietsch, esperto in materia di FOUR PAWS.
“È con entusiasmo che diamo il benvenuto ad Adidas in qualità di 1500ª brand che si unisce al nostro programma Fur Free Retailer. Impegnarsi ad adottare una politica fur-free non è solo indice di sensibilità, ma anche di lungimiranza. I consumatori di oggi sostengono i brand che si mostrano attenti al benessere animale e ambientale: scegliendo di utilizzare materiali sostenibili, Adidas si afferma come leader del settore“, spiega Brigit Oele, Program Manager della Fur Free Alliance.
Il programma Fur Free Retailer è l’iniziativa leader a livello mondiale che mette in contatto le imprese fur-free e i consumatori alla ricerca di prodotti etici. Attivo in oltre 25 paesi, il programma Fur Free Retailer è un’iniziativa internazionale della Fur Free Alliance, una coalizione globale di oltre 50 organizzazioni per la protezione animale che lavora per porre fine all’allevamento e all’uccisione degli animali per la produzione di pellicce.
Humane Society International, che riprende ed amplia l’esperienza di oltre 60 anni maturata da Humane Society of the United States, lavora in tutto il mondo per promuovere il rapporto uomo-animale, salvare e proteggere cani e gatti, migliorare il benessere degli animali da allevamento, salvaguardare la fauna selvatica, promuovere una ricerca senza animali, intervenire in caso di disastri naturali e combattere la crudeltà nei confronti degli animali in tutte le sue forme. Nel corso del 2020 la campagna europea Basta Animali in Lockdown, per prevenire lo sviluppo di future pandemie, ha ottenuto il supporto di migliaia di persone. Oltre 10mila gli animali salvati dal 2017 ad oggi grazie a numerose operazioni sul campo, ad esempio in occasione dei roghi che hanno coinvolto i koala in Australia tra 2019 e 2020 e a seguito della terribile esplosione che ha colpito Beirut lo scorso agosto. Dall’inizio dell’emergenza Covid HSI ha sostenuto diverse realtà impegnate sul territorio italiano, aiutando oltre 2500 cani e gatti randagi e nei rifugi, oltre a numerosi animali da fattoria e più di 50 famiglie con animali domestici in difficoltà a causa della pandemia. www.hsi.org
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