a cura di Giulia Perrino
con contributi
di Sergio Chiaffarata, Giulia Perrino e Maurizio Triggiani
Venerdì 26 febbraio 2021 si terrà la prima presentazione di Picone e Poggiofranco. Guida alla storia e ai luoghi di due quartieri di Bari a cura della storica dell’arte Giulia Perrino, autrice anche di alcuni contributi insieme allo storico Sergio Chiaffarata e a Maurizio Triggiani, storico dell’arte.
Insieme agli autori saranno presenti l’Ass. alla Cultura e al Turismo del Comune di Bari, Ines Pierucci, il Presidente del Municipio 2, Gianlucio Smaldone e il presidente della Rete Civica Urbana Picone-Poggiofranco, Luca Ottomanelli.
L’incontro sarà in streaming e potrà essere seguito sulla pagina FB e sul canale YouTube della Stilo Editrice.
Il volume, nato all’interno del progetto delle Reti Civiche Urbane, voluto e sostenuto dal Comune di Bari, è frutto delle ricerche e degli studi compiuti da Perrino, Chiaffarata e Triggiani nell’area di Picone e Poggiofranco e relativi alle peculiarità naturalistiche, storico-artistiche e architettoniche dei due quartieri. La guida, pubblicata da Stilo nel marchio Grecale, dedicato al territorio, sarà in libreria in primavera ed è attualmente ‘sfogliabile’ e disponibile gratuitamente sulla piattaforma issuu della Stilo Editrice.
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C’è una storia di Bari sempre poco raccontata e forse anche un po’ sottovalutata. È la storia della ‘città fuori dalla città’: la città extraurbana. Nonostante la distanza di più di un secolo dalla formazione del borgo murattiano, nonostante l’espansione continua e la crescita demografica esponenziale che ha cambiato il volto della città, Bari resta, per i baresi, un agglomerato di tre nuclei fondanti: la ‘città vecchia’, il ‘centro’ e la ‘periferia’. Una periferia poco nota nelle sue specificità e nelle sue molte identità, i cui quartieri, invece, hanno una storia antica. In questo libro abbiamo cercato di narrare una di queste storie, quella di due ex-quartieri di Bari (oggi inglobati nel Municipio 2) tra i più antichi nati oltre il limitare della ferrovia: Picone e Poggiofranco. Partendo dalla storia lontana del ‘fiume di Bari’ (lama Picone) e dagli ipogei, passando attraverso le masserie e ville storiche – molte delle quali entrano pienamente nello skyline dei due quartieri ma passano talvolta inosservate o la cui storia è sconosciuta ai più – proseguendo per gli edifici industriali storici fino ad arrivare alle strutture più moderne (chiese e ospedali), la pubblicazione vuole guidare il lettore attraverso l’evoluzione di quest’area della città dall’età protostorica all’età contemporanea, costellando questo racconto di parentesi ‘colorate’ finalizzate a far conoscere luoghi, angoli, aspetti della vita urbana che costruiscono una peculiare identità, oggi sempre più riconosciuta e valorizzata dagli stessi cittadini.
Sergio Chiaffarata si occupa di didattica della storia ed è consulente storico. Dal 2015 è consigliere incaricato del sindaco di Bari per le politiche di valorizzazione degli insediamenti rupestri e degli ambienti ipogei. È membro di Historia Ludens, dell’IRAHSSE/ AIRDHSS, del CRIAT e del direttivo dell’associazione Centro Studi Normanno-Svevi, di cui è stato presidente. Esperto del territorio e speleologo, collabora con numerosi enti pubblici e privati, attualmente con l’Università di Bari.
Giulia Perrino, storica dell’arte e ricercatrice indipendente, è insegnante presso la Scuola Secondaria e membro del direttivo dell’associazione Centro Studi Normanno-Svevi e della Commissione Regionale dei Beni Culturali. Socia fondatrice dell’associazione culturale Hic Locus Est, si occupa di divulgazione culturale con il progetto pluriennale dei ‘seminari Specialistici di Storia dell’Arte’. Collabora con l’Università e la Soprintendenza di Bari.
Maurizio Triggiani,storico dell’arte e docente di Scuola Secondaria, ha tenuto insegnamenti a contratto presso l’Università di Bari, Lecce e Foggia e ha collaborato con la Soprintendenza di Bari in occasione degli interventi di restauro sui beni del territorio a Bari. Modugno e Noci. Con l’Unesco ha partecipato alla campagna di valorizzazione e restauro del sito di San Nicola di Mesopotam nella regione di Saranda. È membro del direttivo dell’associazione Centro Studi Normanno-Svevi, di cui è stato presidente.
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