23 Novembre 2024

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RIFLETTORI PUNTATI SULLA VALLE DEI PLATANI IN ATTESA DI GRANDE SPORT A PIAZZA DI SIENA

Roma -Work in progress a Villa Borghese per il progetto di salvaguardia della Valle dei Platani curato dal Comitato Organizzatore del Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena (Federazione Italiana Sport Equestri con Sport e Salute e con CONI) sotto la supervisione del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.

L’intervento sugli undici platani piantati nel 600, fortemente voluto dall’Associazione Amici di Villa Borghese, ha catturato l’interesse dei frequentatori del parco per la sua spettacolare tecnica.
Il botanico francese Pascal Genoyer (Università delle Scienze di Montpellier), esperto di architettura e di sviluppo degli alberi, specializzato nella rigenerazione dei Platani, ha diretto il lavoro di una squadra di ‘tree climber’ italiani della Dendrotec, capitanati da Renato Comin, uno dei padri dell’arboricoltura italiana.

Lavori in fase più che avanzata anche per l’organizzazione del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma che è in calendario dal 27 al 30 maggio.
Come anticipa il Presidente FISE, Marco Di Paola (nella foto insieme a Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato Sport e Salute S.p.A.), si  annuncia un grande momento di sport: “Dopo lo stop forzato del 2020, quella di quest’anno sarà un’edizione per molti versi speciale. Dovremo lavorare nel pieno rispetto delle normative governative per la organizzazione di eventi sportivi internazionali. Questa necessità ci ha portato ad una fortissima revisione dell’allestimento e all’eliminazione pressoché totale delle tribune. Il colpo d’occhio sarà quello che c’era agli albori del concorso, ad inizio anni ‘20. Un impatto che esalta la bellezza architettonica e il valore naturalistico della piazza e libera la visuale per tutti i frequentatori della Villa.”

Il livello tecnico dell’evento sarà come sempre di massimo spessore: “Vogliamo essere sempre più aperti al mondo intero – ha sottolineato il Presidente FISE. – Avremo rappresentati in campo di cinque continenti (Europa, America del Nord, America del Sud, Africa, Asia) e i migliori cavalieri del panorama internazionale a poche settimane dall’appuntamento a cinque cerchi di Tokyo”.

LA VALLE DEI PLATANI
All’inizio del XVII secolo la Valle dei Platani faceva parte della villa creata dal cardinale Scipione Borghese fuori Porta Pinciana. La Valle era compresa nel cosiddetto Barco, un’area destinata alla caccia, caratterizzata da valli, colline, pianure, boschi e giardini, popolati di selvaggina. Una planimetria datata tra il 1618 ed il 1620 documenta l’esistenza nell’area di una peschiera rustica, ampliata dopo pochi anni e impreziosita dalla creazione di due isolette collegate alla riva da ponticelli. Intorno allo specchio d’acqua erano stati piantati 44 platani (Platanus Orientalis L.), undici dei quali ancora oggi catturano l’attenzione per imponenza e bellezza. A seguito dei lavori commissionati da Marcantonio IV Borghese  alla fine del secolo XVIII agli architetti Antonio e Mario Asprucci, l’antico ‘Barco’ non venne più utilizzato per la caccia. La creazione di un nuovo laghetto nell’attuale Giardino del Lago condusse al prosciugamento dell’antica peschiera, di cui scomparve ogni traccia negli anni Ottanta dell’Ottocento.
Oggi la Valle dei Platani costituisce “l’unica isola urbana nota di antichi Platani orientali in Occidente”: gli undici sopravvissuti della piantagione originaria, “sono preziose reliquie viventi, capolavori insostituibili e impareggiabili quanto il David di Donatello”, una parte importante dell’eredità mondiale” nelle parole dello scienziato Peter Raven, uno dei massimi botanici viventi. Il progetto di salvaguardia e cure che sta iniziando è senza precedenti: sia per le caratteristiche del sito, che ne fanno un luogo unico in Occidente, sia perché non esistono riferimenti di interventi simili su esemplari del genere e altrettanto antichi.