Roma – I video sono oggi tra i contenuti più diffusi sul web, per costruire l’immagine e la reputazione di un’azienda o un professionista. Si calcola infatti che nel 2022 ben l’82% del traffico web totale arriverà dallo streaming, download e diffusione dei video. A registrarlo un’analisi del Centro Studi di ReputationUP.
Il successo dei video è legato alla diffusione di Internet e dei social network, che sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni.
Il volume di dati che viaggiano liberamente in rete non solo includono commenti o immagini, ma purtroppo anche video diffamatori che espongono ad un rischio molto alto se sono connessi ai mezzi digitali.
Video negativi e diffamatori: cosa fare?
Quando un video dal contenuto negativo diventa pubblico, l’aspetto più importante da considerare è la velocità con cui si può diffondere fino a diventare virale.
Di conseguenza, esso potrà compromettere l’immagine costruita negli anni da una persona fisica o giuridica fino al punto di danneggiarne la reputazione.
È evidente, quindi, che è necessario eliminare qualunque tipo di video abbia un contenuto diffamatorio.
Un contenuto negativo risulta essere fortemente penalizzante sia nel caso di un’azienda, nel momento in cui questa vorrà vendere un servizio o un prodotto, sia nel caso di un privato cittadino quando, per esempio, si troverà a dover compilare un curriculum.
“Sono molti i datori di lavoro che, prima di assumere qualcuno, passano al microscopio il web per controllare che il curriculum del candidato non abbia niente di compromettente da questo punto di vista. A quel punto anche un video ironico può diventare un ostacolo sul piano professionale”, spiega Andrea Baggio, CEO Europa di ReputationUP.
“Quando arrivi a ricoprire determinate posizioni, poi, la tua vita e la tua reputazione vengono sottoposte a serrati controlli”, aggiunge Juan Ricardo Palacio, CEO America de ReputationUP.
I video e la reputazione online
Alla luce di questo adottare un atteggiamento proattivo nella gestione della reputazione è diventata quindi una priorità.
Come si legge in un articolo di Forbes:
“È importante conoscere alcune sfide nella gestione della reputazione per potersi preparare al meglio, soprattutto in un mondo in cui la tecnologia è in continua evoluzione”.
La soluzione per porre fine alla circolazione di video e recensioni negative o diffamatorie è affidarsi a professionisti del settore, come la stessa ReputationUP, specializzati in monitoraggio e gestione della reputazione online e nell’eliminazione di contenuti diffamatori, sia per enti governativi, quanto per imprese o privati.
Ulteriori indicazioni sono reperibili sul blog di ReputationUp all’indirizzo www.reputationup.com/it/blog-2.
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