Cosa rappresentano le barriere coralline?
Qual è la loro importanza per la salute del Pianeta?
Un viaggio dalle Dolomiti ai Caraibi fino alla Tanzania nella nuova produzione originale di National Geographic.
Il geologo e paleontologo Federico Fanti
con un team internazionale alla scoperta dei segreti di alcune
tra le creature viventi più antiche al mondo.
In onda su National Geographic il 25 dicembre alle 20.55
Sono alcune dei più antichi esseri viventi del nostro pianeta, creature microscopiche che hanno dato vita a enormi “città” visibili dallo spazio. Le barriere coralline rappresentano il polmone invisibile che vive sotto la superficie dei mari e sono oggi sull’orlo dell’estinzione. La loro scomparsa costituirebbe un danno irreparabile per il pianeta e per tutti gli esseri viventi. Un respiro su due viene infatti proprio dai mari.
IL SEGRETO DEGLI OCEANI, in onda su National Geographic (Sky, 403) il 25 dicembre alle 20:55, racconta di un viaggio attraverso tre continenti e un arco temporale di milioni di anni tra passato, presente e futuro per comprendere meglio quale sia l’importanza delle barriere coralline e come queste influiscano sugli ecosistemi e sulla vita dei viventi.
A condurci in questa esperienza è Federico Fanti, geologo e paleontologo, assieme all’ingegnere robotico Grace Young, entrambi National Geographic Explorer
Prima tappa è la Tanzania con una barriera corallina del tutto inesplorata identificata dalla biologa marina Vanessa Lovenburg. Una scoperta eccezionale perché questi coralli vivono in acque molto calde e soprattutto torbide, quindi senza luce. Un adattamento che rende questa barriera unica e forse una speranza per tutte le altre barriere del pianeta.
Quando si parla di barriere coralline vengono immediatamente in mente immagini di acque cristalline e piene di vita. Ma per scoprirne i segreti e soprattutto il ruolo nella nostra vita di tutti i giorni è necessario tornare a 240 milioni di anni fa, lasciare i mari e recarsi sulle vette delle Dolomiti, un incredibile sistema di barriere coralline oggi divenute montagne. Le Dolomiti possono mostrare a tutti ciò che i coralli e gli organismi che dipendono da loro sono in grado di costruire imprigionando immense quantità di anidride carbonica e contribuendo a rendere l’atmosfera respirabile. Nella Gola del Bletterbach possiamo vedere il luogo in cui milioni di anni fa queste scogliere preistoriche iniziarono a crescere e nelle sue rocce oggi si può leggere la storia di milioni di anni fa.
Terza tappa è l’isola di Montserrat, nelle piccole Antille del Mare dei Caraibi dove nel 1995 il vulcano che ha dato origine all’isola si è svegliato ricoprendo di cenere la capitale ma anche le barriere coralline che si estendevano lungo la costa dell’isola. Qui oggi piccoli coralli stanno costruendo le basi per nuove colonie, millimetro dopo millimetro a dimostrazione dell’incredibile capacità della natura di rigenerarsi.
Nel resto del mondo e in particolar modo negli oceani, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse sta portando a una distruzione cui nemmeno l’immensa capacità di rigenerarsi della natura può fare qualcosa. La scelta sta ora a noi: continuare a marciare spediti verso la nostra estinzione o scegliere il cambiamento, impegnandoci a ristabilire quell’equilibrio così duramente compromesso.
Prodotto per National Geographic da Formasette con il sostegno di IDM Film Fund Alto Adige, Il segreto degli oceani è scritto in collaborazione con Luca D’Andrea e diretto da Michele Melani.
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