Nel 1960 venne inaugurato l’aeroporto di Fiumicino, vide la luce il primo romanzo di Leonardo Sciascia e a Licata prese vita l’American Bar, punto di riferimento del centro storico licatese sito in Piazza Progresso, a pochi passi dal Palazzo di Città progettato da Ernesto Basile.
Da allora sono trascorsi quasi 60 anni, tante cose sono cambiate, una nello specifico proprio alcuni giorni fa che rappresenta un momento altrettanto importante: il bar ha cambiato sede, spostandosi in un nuovo locale ma a pochi passi dal precedente, mantenendo pertanto la propria collocazione storica.
Da un progetto dell’architetto Luca Palumbo, il nuovo American Bar si presenta con una rinnovata immagine che ricorda un pò i piccoli bistrot parigini, con una nota vintage e un’appena accennata componente industrial che serve da contraltare al pavimento che mette in luce una forte tradizionale siciliana, e al maestoso bancone in legno che accompagna il locale per l’intera lunghezza della sala interna.
Colori caldi e tenui, grandi specchi ovali, lampadari tondeggianti distribuiti su più punti: il design è accogliente e rilassante, un luogo dove poter bere con piacere un caffè o fare un aperitivo.
Se c’è qualcosa che invece è rimasta uguale in questi quasi 60 anni è la cura che la famiglia Antona mette in ciò che fa e l’accoglienza che viene riservata a chi si ferma al bar. Inizialmente fu il padre a lanciare l’attività commerciale, oggi a tenere le redini è la seconda generazione Antona formata dai quattro figli: Giuseppe – che da 3 anni ha lanciato anche un secondo locale chiamato “Drogheria” incentrato sull’arte della mixology – Rita, Salvatore e Chiara. Tutti insieme, quotidianamente, si occupano della gestione dell’American Bar, aperto dal mattino per la colazione sino alla sera per il drink del dopocena.
La selezione di prodotti offerti è molto vasta, due sono però i veri prodotti di punta dell’attività: il caffè e le granite artigianali.
Da sei anni Giuseppe Antona si occupa personalmente della torrefazione del caffè attraverso la sua macchina Petroncini: una miscela composta da un 80% arabica – serrado dulce con metodo naturale e india mysore con metodo lavato – più una componente robusta ottenuta dall’india kaapi royale. La tostatura viene svolta settimanalmente, il caffè ottenuto viene fatto riposare una settimana per poi essere pronto al consumo. Nasce così la miscela di Caffè Antona, preparato al bar con l’utilizzo di un macina caffè on demand che macina esclusivamente i chicchi da utilizzare, in modo da non disperdere profumi e aromi e lasciare intatte le qualità organolettiche del restante caffè. Una piccola produzione che viene riservata per lo più per il consumo all’America bar e in piccola parte per la vendita, macinato o in capsule.
La tradizione delle granite ha invece vita più lunga ed è il vero cavallo di battaglia dell’insegna licatese: tutto nasce dalla classica al limone, prodotta con i limoni di Siracusa, molto succosi, che ben si prestano per la produzione di granita. Al gusto della tradizione si sono aggiunti negli anni altre varianti, per rendere l’offerta più variegata: dalla rossa ai gelsi alla granita di pistacchio, passando per mandorla, ricotta, cioccolato e caffè, magari con panna per i più golosi.
Il nuovo bancone è dotato tra l’altro di una nuova tecnologia al glicole che permette di avere una temperatura controllata e costante in ogni pozzetto di granita, a qualsiasi altezza esso si trovi, per evitare scompensi di temperatura e conseguente formazione di cristallizzazioni che andrebbero a rovinare la qualità del prodotto.
Le granite possono poi essere accompagnate con le brioche, rigorosamente con il “tuppo”, come tradizione di questo angolo di Sicilia vuole.
L’American Bar vi aspetta quindi per farvi sentire a casa nella nuova casa e farvi trascorrere momenti di gusto e piacevolezza.
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