Martedì 13 luglio alle ore 18.30 presso la Libreria ELI di Viale Somalia 50/a a Roma, avrà luogo la presentazione di Napule’s Power – Movimento Musicale Italiano (Tempesta Editore) di Renato Marengo. Presentano il libro il giornalista ed editore Francesco Coniglio e il sociologo Lello Savonardo (Università Federico II). Sarà presente l’autore. Il curatore del volume Paolo Zefferi coordinerà gli interventi. Parteciperanno alla presentazione l’editrice Chiara Tempesta Cazzato, alcuni addetti ai lavori che sono presenti con loro contributi all’interno del libro, tra cui il regista Giorgio Verdelli, il giornalista Dario Ascoli, il regista Gino Aveta e la giornalista Antonella Putignano. Con loro alcuni degli artisti del
movimento: Tony Esposito, Lino Vairetti degli Osanna, Enrico Capuano e Dunia Molina di Tammurriata Rock.
Napule’s Power racconta la nascita e lo sviluppo di un movimento musicale profondamente intrecciato con la vita politica e culturale di Napoli. Lungo i decenni, e attraverso i molteplici generi che lo hanno animato, il Napule’s Power ha riportato la musica di Napoli in Italia e nel mondo, proprio mentre la città viveva una sua grande, profonda e definitiva rinascita. Tradizione, cultura, passione e grandi trasformazioni sociali sono i protagonisti di un libro che mette insieme le vicende musicali, i ricordi, gli aneddoti, le analisi del passato, del presente e del futuro di Napoli, della sua grande musica, della tradizione, delle nuove voci. Una storia di difficoltà e di successo, di riscatto e di crescita.
Il volume ha prefazione di un importante musicologo, Renzo Cresti, e ha ricevuto il Patrocinio dell’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, dell’ Osservatorio Giovani dell’Università Federico II, della Siae, del Nuovo Imaie, della Festa della Musica, del Mei e di Audiocoop.
Il libro ha una grande quantità di interventi di autori, musicisti, studiosi, giornalisti, fotografi e personaggi legati – ognuno a suo modo, ognuno per la propria parte – al grande racconto del “Napule’s Power”: Renzo Arbore, Giovanni Minoli, Ezio Zefferi, Giorgio Verdelli, Lello Savonardo, Francesco Coniglio, Dino Luglio, Willy David, Anna Cepollaro, Dario Ascoli, Federico Vacalebre, Antonio Tricomi, Carmine Aymone, Claudio Poggi, Gino Aveta, Gianfranco Salvatore, Franco Schipani, Fabio Santini, Giordano Casiraghi, Vince Tempera, Giulio Tedeschi, Antonella Putignano, Arturo Morfino, Nicola Muccillo, Fabio Donato, Umberto Telesco, Enzo La Gatta, Peppe Ponti, Carlo Ferrajuolo, Nando Misuraca, Francesco Di Vicino, Giuliano Scala. Ognuno di loro ci ha dato qualcosa.
La storia
Era il 1971 quando per la prima volta Renato Marengo pensò di usare la definizione Napule’s Power per aggregare e guidare la vita musicale partenopea. Erano gli anni del Black Power, il ’68 non era passato poi da molto tempo e proprio allora stava prendendo l’avvio una grande onda che, alla fine, ha coinvolto musicisti legati alla ricerca colta e popolare, interpreti folk, artisti internazionali, giovani appassionati di rock’n’roll ed artisti visionari. Donne e uomini che conoscevano bene le proprie radici, che avevano ben presente le loro tradizioni, ma con uno sguardo al futuro e con una precisa volontà di cambiamento: artistico, personale, politico. Musicisti usciti dal conservatorio di San Pietro a Maiella o cresciuti all’Università della strada. Musicisti che da ragazzini ascoltavano, e assimilavano, i suoni che riecheggiavano al porto subito dopo la guerra: le canzoni americane, il jazz, il rock’n’roll, scambiandosi note con altri musicisti che ogni sera scendevano dalle gigantesche portaerei della Nato a caccia di whisky, di musica e “signurine”. Musicisti arrivati al successo negli anni ’70 e ’80 e poi diventati il punto di riferimento delle nuove generazioni, della Napoli anni ’90 – prima – e della nuova onda legata al rap – dopo – fino agli ultimi vent’anni con tutte le grandi novità che animano ossi la città. Tutti, in comune, hanno avuto l’opportunità di vivere in un luogo unico come Napoli: crocevia di civiltà, punto di incontro tra persone diverse, snodo di contaminazioni, fucina di grandi idee, serbatoio di tradizioni musicali e luogo che – per definizione – è sinonimo di creatività. La storia ce la racconta Renato Marengo, che è testimone e protagonista con i musicisti che diedero vita al movimento. Un percorso che arriva fino ad oggi tra ricordi, riflessioni, riferimenti culturali, storici e politici che si intrecciano alla storia musicale, alle canzoni, ai dischi, ai concerti. Insomma questo libro racconta, anche con episodi e aneddoti piacevoli e inediti. Napule’s Power è la storia di come un gruppo di musicisti straordinari sia riuscito a creare un vero e proprio movimento. E come questo movimento, il Napule’s Power, sia diventato e sia ancora oggi patrimonio non solo di Napoli, ma di tutta Italia. Il movimento, quest’anno e con questo libro, festeggia i suoi 50 anni.
Gli artisti
Protagonisti della storia, molti dei quali prodotti da Renato Marengo, sono: The Showmen, Renato Carosone, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto De Simone, Osanna, James Senese e Napoli Centrale, Alan Sorrenti, Edoardo Bennato, Tony Esposito, Pino Daniele, Tullio De Piscopo, Enzo Gragnaniello, Teresa De Sio, Enzo Avitabile, Franco Del Prete, Lina Sastri, Jenny Sorrenti e i Saint Just, Patrizio Trampetti, Peppe Servillo e Avion Travel, Concetta Barra, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Carlo D’Angiò, Musicanova, Armando Piazza, Luciano Cilio, Mario Schiano, Daniele Sepe, Alberto Pizzo, Ciccio Merolla, , 99 Posse, Almamegretta, Raiz, Clementino, Rocco Hunt, A 67, Antonio Onorato, Giorgio Zito, Maurizio Capone, Tony Cercola. E ancora Antonio Infantino, Patrizia Lopez, Shawn Phillips, Tony Walmsley, Mark Harris, Paul Buckmaster ed altri.
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