Lo chef bistellato e il giovane imprenditore piemontese, dopo il successo del
Castellana Restaurant di Hong Kong, riportano a casa, nell’esclusiva cornice del Monastero di San Giovanni di Saluzzo, la formula vincente dell’alta cucina regionale
Dopo il successo del prestigioso Castellana Restaurant a Hong Kong, lo chef stellato Marco Sacco e l’imprenditore Matteo Morello tornano a giocare in casa con la formula vincente dell’alta cucina piemontese. Il loro nuovo ristorante si chiamerà CASTELLANA SAN GIOVANNI e aprirà a febbraio 2020 a Saluzzo (Cuneo) in una location unica che rappresenta uno dei più prestigiosi patrimoni storici italiani: l’antico monastero di San Giovanni.
Si tratta di un ambiente suggestivo risalente al XV secolo capace di evocare atmosfere cariche di storia e di bellezza. Una splendida volta a botte con mattoni a vista collocata proprio sotto alla splendida Chiesa di San Giovanni, accoglierà gli ospiti che potranno apprezzare una cucina raffinata e permeata di passione, esperienza e innovazione, con una cura estrema alla qualità delle materie prime. L’accesso al ristorante durante il giorno permetterà la visita, a chi lo desidera, dell’incantevole chiostro gotico della chiesa, alla sala per conferenze ed eventi “Antico Refettorio dei Frati”, luogo culinario dal 1400, o di usufruire del già esistente Hotel de Charme San Giovanni Resort.
“Il territorio di Saluzzo offre prodotti di alta qualità agroalimentare, afferma Matteo Morello, e l’obbiettivo di Castellana San Giovanni sarà proprio quello di portarli in tavola valorizzandoli attraverso la rinomata cucina dello Chef Marco Sacco. Per me è una grande emozione, dopo anni di esperienza all’estero poter tornare a investire nel mio Paese e nel mio territorio con questo nuovo ristorante che spero possa diventare un punto di riferimento per l’alta cucina piemontese e non solo”.
“Da Hong Kong dove la migliore rappresentazione dell’alta cucina piemontese è stata apprezzata da un pubblico internazionale e sempre affamato di novità, la sfida di Castellana arriva a Saluzzo, città che ha ispirato e continua a ispirare la mia cucina e il progetto imprenditoriale di Matteo, afferma Marco Sacco. Una tappa importante, che rappresenta l’inizio di un percorso ben più ampio. Vogliamo infatti replicare il modello Castellana nelle grandi città del mondo”.
Pochi piatti, ricchi di contenuto, racconto e cultura. Tutto in chiave contemporanea, ma ben immerso nelle radici di quel territorio ai piedi del Monviso. L’idea dello chef è appunto quella di valorizzare l’immenso patrimonio culinario che va dalle valli del Monviso, del Po e del Varaita, fino alle valli Grana e Maira, culle del Castelmagno e del Grana. In pianura si trovano invece, i migliori allevamenti di bestiame con le loro carni e prosciutti d’eccellenza made in Cuneo. Per finire, i pesci dei fiumi delle valli del saluzzese, che fanno parte della tradizione culinaria del territorio, cifra distintiva dello chef. Barolo e tartufo? Immancabili.
Il menu, da vivere in un percorso di 7 piatti, si accompagnerà non solo al repertorio dello storico ristorante Piccolo Lago (“Piccolo Lago a Saluzzo”) con piatti iconici come il Flan di Bettelmatt, la Trota, Aglio nero o la Carbonara au koque, ma andrà ad aggiungere l’esperienza di Piano35, il ristorante più alto d’Italia, dove lo chef ha messo a punto per i suoi ospiti un viaggio gustativo che reinterpreta la migliore tradizione piemontese dal Vitello tonnato ai Ravioli di Torino. Prendendo sempre spunto dal format di Torino, al Castellana San Giovanni sarà disponibile per il pranzo un menu bistrot con piatti alla carta, presenti anche nella proposta serale come alternativa ai percorsi.
Ad affiancare lo chef in questa seconda avventura, Enrico Degani, già Executive chef al Castellana di Hong Kong, giovane talento piemontese con un curriculum denso di esperienze internazionali, che dirigerà i giochi in cucina con l’obiettivo di replicare il successo del format asiatico.
Il nome Castellana prende ispirazione proprio dalla maschera femminile tipica del Carnevale di Saluzzo, paese di origine di Matteo Morello, e intende rappresentare il forte legame con questo territorio e con le sue tradizioni popolari. A far parte del team del nuovo progetto anche l’imprenditore saluzzese Gianfranco Devalle.
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