Raffaele Grimaldi, compositore, pianista e direttore d’orchestra classe 1980, è l’autore di Icon song/s, un album di quindici brani pubblicato dalla Blue Spiral Records. Le tracce sono interamente suonate al pianoforte e caratterizzate da titoli brevissimi formati da un’unica parola di quattro o cinque lettere; brevi e concise sono anche le durate dei pezzi che non vanno mai oltre i tre minuti e che a volte superano di poco i sessanta secondi.
La prima composizione, Tema, che si sviluppa in un unico respiro con una leggera crescita dinamica, è caratterizzata da una forte componente melodica. Più movimentata e malinconica Aura, che incalza note quasi senza sosta dopo una brevissima pausa e ripartenza al primo minuto e mezzo. In Dusk si distingue un fraseggio più sostenuto che strizza l’occhio al pop.
A dipingere un’atmosfera surreale ci pensa Pure, poche semplici note messe nei punti giusti che in appena due minuti riescono a farci sognare. Scorre veloce e impetuosa Flow, la traccia più lunga dell’intero lavoro; le note al canto spesso aspre vengono mitigate dall’armonia dolce e instancabile. A stemperare il veloce andamento del brano precedente ci pensa Eden: ancora una volta poche note che servono ad introdurre un più veloce e sostenuto sviluppo. A volte dissonante, Nuit, più drammatico, non permette il minimo respiro, creando un’atmosfera densa di note.
Come in una giostra musicale, Raffaele Grimaldi si diverte ad accostare sapientemente brani veloci e lenti, riuscendo ad incuriosire l’ascoltatore, come nel caso di Path, traccia che poggia su grandi accordi in netto contrasto con quella precedente, donando respiro e calma. Più giocoso, con leggere sfumature malinconiche Mist, che precede il più veloce e impetuoso Moth, che sembra quasi voler spiccare il volo con i suoi vorticosi arpeggi. Dal sapore più orientale, Dawn ci delizia con la ripetizione quasi estenuante della stessa figura ritmica alternando le ottave.
Come suggerisce il titolo, Spin ci trasporta in una rotazione musicale, incastrati in un giro di accordi che espandendosi ci regala piccoli fraseggi melodici. Alla traccia numero tredici fa capolino Aeon, contraddistinguendosi per un ritmo lento e un fraseggio intenso e ricco di frequenze gravi. Nervoso e veloce è invece Atom, dal registro medio acuto, costituito da continui e incessanti ribattuti che si muovono sull’armonia. Chiude l’intero lavoro Icon, dal ritmo saltellante e dal sapore jazz in appena un minuto.
Piccole perle di musica quelle che troviamo in Icon song/s di Raffaele Grimaldi. Brani brevi, dal carattere forte e dalla spiccata melodia, ognuno dei quali “iconico”. La sapiente disposizione durante l’ascolto riesce tenere vivo l’interesse dell’ascoltatore durante lo scorrere della tracklist.
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