La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha assegnato cinque borse di studio destinate a dottorati in discipline umanistiche, per un ammontare complessivo di 375.000 euro. I progetti candidati in questa quarta edizione sono stati 56 provenienti da 29 università italiane. Premiate le università di Catania, Chieti-Pescara, Macerata, Udine e Verona.
In tredici anni di attività della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, sono stati deliberati oltre 8 milioni di euro per il diritto allo studio universitario e per l’alta formazione. Quasi 3000 gli studenti in situazioni di difficoltà ne hanno beneficiato. Cento le iniziative bandite in più di 40 atenei statali italiani. Confermato lo stesso stanziamento per il prossimo anno accademico, il sesto.
Le borse di studio prevedono percorsi di ricerca della durata di tre anni finalizzati a valorizzare, promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano, con particolare attenzione ai temi di grande attualità come l’inclusione, la comunicazione e i linguaggi.
Il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, Claudio Angelo Graziano, ha dichiarato: “Siamo convinti che investire nell’alta formazione di giovani meritevoli di aiuto significhi investire sul futuro del nostro Paese, per dare un segnale di fiducia e contribuire alla ripartenza dopo mesi difficili. In particolare, con il sostegno ai dottorati di ricerca in discipline umanistiche, la Fondazione vuole focalizzare l’attenzione nei confronti della ricchezza della nostra cultura che, oltre ad essere una grande eredità, può costituire anche un’importante opportunità di crescita e sviluppo professionale futuro per i giovani”.
La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nata nel 2008, è uno dei pilastri del sistema integrato di Welfare del Gruppo Intesa Sanpaolo ed opera con finalità di contrasto al disagio economico e sociale in assistenza ai dipendenti in stato di difficoltà, con borse di studio universitarie e di dottorato per giovani meritevoli e con attività di sostegno ad enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose.
Nel corso del 2021 ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per quasi 2,4 milioni di euro, di cui quasi 300 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio; quasi 1,1 milioni di euro per borse di studio universitarie e dottorato e oltre 1 milione di euro per progetti di solidarietà ed iniziative a favore dei più bisognosi, come mense e dormitori per gli indigenti.
Di seguito, in ordine alfabetico, le Università, i nomi e i progetti vincitori:
Università degli studi di Catania – Dott. Andrea Cifalinò – “Populismo e Social Media: l’uso dei social network nella comunicazione politica contemporanea”. La comunicazione tra il leader carismatico e il suo popolo è caratterizzata dal superamento delle tradizionali forme novecentesche di comunicazione politica e da un diffuso uso dei social network, quale strumento diretto, non mediato, attraverso cui costruire un canale di comunicazione apparentemente paritario. Partendo da queste premesse, il progetto mira ad evidenziare come, nella crescita dei movimenti populisti, l’uso dei social network risulti strategico nella costruzione di una dialettica identitaria, basata sull’identificazione di una figura carismatica che possa fornire sicurezza e stabilità in un’epoca storica caratterizzata da dinamismo e da forte insicurezza, sia economica sia dei tradizionali valori dell’organizzazione sociale.
Università degli studi “G. D’Annunzio” Chieti e Pescara – Dott.ssa Ilaria Arcangeli – “Artiste, committenti, networkers. La presenza femminile nel mondo artistico. Roma XVI-XIX secolo”. Il progetto ha come obiettivo la mappatura e l’evolversi della presenza femminile nel mondo culturale, nell’ambiente accademico e nel mercato artistico a Roma, “capitale delle arti” tra il XVI e il XIX secolo. Il progetto intende analizzare artiste, committenti e collezioniste, le cui identità e percorsi nell’Urbe sono stati sommersi dalla storiografia e che necessitano della dovuta e fondamentale revisione per poter riequilibrare la storia dell’arte del passato. L’enorme lacuna riguardo le donne come attrici privilegiate del dialogo artistico nei secoli deriva dalla mancanza di studi approfonditi e contestualizzati sulle vite delle pittrici e delle scultrici, i loro contesti di committenza, le loro formazioni e la loro bottega, lacuna che questo progetto vuole contribuire a colmare.
Università degli studi di Macerata – Dott.ssa Alessandra Gierszewska – “La comunicazione istituzionale della salute e delle emergenze sanitarie tra cittadini e organizzazioni pubbliche attraverso i social media”. La pandemia da Covid-19 e la più recente crisi sanitaria che ha investito l’Europa e il mondo intero hanno messo in evidenza sia l’importanza della fiducia dei cittadini nelle istituzioni, sia l’esigenza di garantire trasparenza e tempestività nella diffusione delle informazioni. In questo contesto, caratterizzato dalla crescente infodemia, le istituzioni pubbliche sanitarie sono chiamate a promuovere una più qualificata e attenta cura della comunicazione attraverso i social media per favorire la conoscenza scientifica, contrastare la disinformazione e consentire ai cittadini di assumere decisioni consapevoli. Il progetto affronta l’ambito specifico della comunicazione istituzionale in ambito sanitario per riflettere in chiave critica sulle modalità d’uso dei canali social nella promozione della salute e nella prevenzione dei rischi ed individuare strategie e linguaggi innovativi di storytelling per informare e far interagire pubblici diversi (cittadini, esperti, policy makers).
Università degli studi di Udine – Dott.ssa Alessia Venditti – “Atlante artistico-botanico della flora e del paesaggio nel Nord Italia”. Il progetto prevede la realizzazione di un atlante iconografico dedicato alla flora e al paesaggio del Nord Italia in relazione alle opere d’arte conservate in musei, monumenti, collezioni, residenze. La pittura di paesaggio e la rappresentazione pittorica di specie botaniche possiedono una grande potenzialità nella comprensione storica di un territorio. Se studiate in una prospettiva interdisciplinare, al confine tra storia dell’arte, geografia, antropologia e botanica, le opere d’arte consentono di determinare gli assetti paesaggistici, i diversi sistemi di coltivazione, i segni di antropizzazione, la presenza di specie autoctone o alloctone. Una puntuale descrizione geografica e botanica è in grado di offrire una inedita comprensione del manufatto artistico. Leggere un quadro per le specie botaniche che vi sono presenti, è leggere un paesaggio attraverso la rappresentazione pittorica.
Università degli studi di Verona – Dott.ssa Mahshid Esmaeilikolahdooz – “La scuola è per tutti: indagare le determinanti sociali del ritardo scolastico per aumentare l’inclusione di alunni con cittadinanza non italiana”. Report nazionali hanno evidenziato alcune disparità nel percorso scolastico di alunni con cittadinanza italiana e non italiana. Questi ultimi mostrano maggior difficoltà già nella scuola secondaria di I grado e hanno più probabilità di proseguire gli studi in istituti professionali/tecnici piuttosto che in Licei. Ciò denota ancora una insufficiente capacità di inclusione da parte del sistema scolastico che contribuisce ad alimentare disparità socio-economiche. Il progetto si propone di indagare le principali cause di queste differenze nel rendimento scolastico, che possono ripercuotersi nella scelta dei percorsi di formazione successivi degli alunni con cittadinanza non italiana, e di testare l’efficacia di un protocollo di intervento da diffondere e implementare nelle scuole.
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