15 Novembre 2024

Zarabazà

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Bardonecchia Scena 1312: lunedì 30 dicembre doppio appuntamento con i Folli Alle 17 Canto di Natale di Dickens, alle 21 C’eravamo tanto allenati

Doppio appuntamento teatrale con l’Accademia dei Folli al Palazzo delle Feste di Bardonecchia lunedì 30 dicembre, per la stagione Scena 1312.

Alle 17 un momento per i più piccoli con una personale versione di Canto di Natale,il celeberrimo racconto di Dickens in una messa in scena dove un solo attore, Enrico Dusio, dà vita a tutti i personaggi in un virtuosismo dai ritmi vorticosi. Una puntuale colonna sonora e rumoristica, curata da Carlo Roncaglia, fa da contrappunto all’allestimento. Lo spettacolo, liberamente ispirato all’opera di Charles Dickens, racconta la storia di Scrooge, uomo d’affari che pensa solo al successo, al denaro e al lavoro, a scapito della famiglia. La svolta della sua esistenza arriva proprio alla vigilia di Natale, quando rientrando a casa più arrabbiato del solito si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Quest’incontro cambierà il suo modo di provare i sentimenti e di essere con gli altri. Un esempio di redenzione, una speranza per il futuro, quasi un appello a trovare o a ritrovare lo spirito del Natale e a farlo durare tutto l’anno.

Alle 21 l’intero Palazzo delle Feste si trasforma nello scenario di C’eravamo tanto allenati, spettacolo che omaggia alcuni personaggi dello sport diventati celebri più per le loro sconfitte che per le loro vittorie. Come Tano Belloni, il ciclista eterno secondo, che per tutta la carriera visse all’ombra di Costante Girardengo; o Merlene Ottey, grande campionessa di atletica dei 100 e 200 metri piani, ma che per un motivo o per un altro non riuscì mai a vincere un’olimpiade – pur vantando ben 7 partecipazioni! – e si dovette accontentare di una sfilza di secondi, terzi e quarti posti. C’è Dorando Pietri, maratoneta entrato nella leggenda per essere stato squalificato alle olimpiadi di Londra del 1908, dopo aver tagliato stremato, ma aiutato dai giudici, il traguardo per primo. E ancora la tennista canadese Eugenie Bouchard, capace di arrivare al 5° posto della classifica mondiale senza però vincere mai un torneo importante, e la saltatrice in alto bulgara Jordanka Blagoeva, primatista del mondo ma soltanto seconda ai giochi olimpici di Monaco di Baviera del 1972. Sportivi appartenenti alla nobile e dolorosa schiera dei perdenti, degli eterni secondi, di quelli che si sono fermati a un passo dalla gloria. E infine c’è quello che non ci si aspetta, l’outsider, quello che non si fila nessuno, con rispetto parlando, e invece… Sì, invece, una volta su un milione, succede. Come successe al pattinatore di short track Steven Bradbury, a Salt Lake City, nel 2002. Una carriera segnata da incidenti, infortuni, sfighe di tutti i tipi, ma poi un bel giorno si trovò lì, al momento giusto e nel posto giusto, e tutte le sfighe vennero spazzate via in un colpo solo, in un fruscio di pattini, con tutti i suoi avversari che finirono con la faccia sul ghiaccio, e lui si avviò lentamente, incredulo, verso l’oro olimpico. Con questo spettacolo i Folli raccontano l’epica che c’è – anche e forse ancor di più che nella vittoria – nella sconfitta. In quel margine piccolo e insignificante che però fa la differenza tra chi vince e chi perde, tra il primo e il secondo. È la storia di quelli che hanno alzato le braccia al cielo troppo presto, quelli che credevano di avercela fatta. Quelli che alla fine si sono voltati indietro pensando: peccato, ce l’avevamo messa tutta. Ci eravamo tanto allenati!

Biglietti intero € 15 | under 18 € 5 | over 65 e convenzionati € 10