Sarà una visita dal taglio inusuale “Blu Giotto”, pensata dal Teatro de LiNUTILE di Padova per far conoscere ai giovani dai quattordici ai diciotto anni la Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto degli inizi del Trecento, inserito con “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova” dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio dell’Umanità.
L’evento è organizzato all’interno del progetto “Giotto non è un pennarello” finanziato dal bando “Padova riparte con la cultura” del Comune di Padova con il coinvolgimento dell’Ufficio Patrimonio Mondiale.
Una visita eclusiva al Patrimonio Unesco vietata agli over 19
«L’iscrizione alla World Heritage List UNESCO ci porta a rinforzare il nostro impegno nella sensibilizzazione dei giovani sul valore del patrimonio culturale patavino. – spiega la responsabile dell’Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Padova Federica Millozzi – È importante creare occasioni specifiche per i ragazzi, attivare processi di conoscenza del patrimonio culturale pensati per loro e con loro, che li porti a vivere un’esperienza significativa che li renda consapevoli dell’importanza della bellezza, una bellezza che non deve mai essere data per scontata: per questo il progetto di Teatro de LiNUTILEci è piaciuto da subito»
Venerdì 6 maggio, con tre turni alle 19.00, 19.20 e 19.40, i visitatori, rigorosamente under 19, saranno invitati a distendersi su cuscini posti sul pavimento all’interno della Cappella e ammirare l’opera di Giotto da sotto in su, potendo così cogliere in tutta la sua bellezza e da una diversa prospettiva lo straordinario soffitto affrescato.
Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la visione sarà accompagnata dall’esecuzione di Marco Narne al violoncello di alcune pagine di musica classica contemporanea e dalla recitazione di alcuni testi contemporanei dedicati al pittore interpretati dai ragazzi della Compagnia Giovani de LiNUTILE. Ma, soprattutto, nelle intenzioni degli organizzatori, i ragazzi saranno lasciati liberi di parlare tra loro, socializzare e scambiarsi le proprie impressioni personali di fronte ai capolavori che la Cappella custodisce.
Blu Giotto: Vedere il capolavoro giottesco sdraiati sui cuscini
Non ci si fermerà inoltre solo all’interno della Cappella. Verranno infatti anche condotti all’interno della cripta, un luogo abitualmente chiuso al pubblico, dove ad attenderli troveranno alcuni pannelli grafici che reinterpretano in chiave contemporanea alcuni delle raffigurazioni dei vizi e delle virtù affrescate da Giotto sui muri dell’edificio sovrastante, con una selezione di letture che rimandano alle opere raffigurate, usando nello stesso tempo un linguaggio più vicino alla loro quotidianità, quali testi di canzoni o brani di giovani autori a loro contemporanei, se non addirittura coetanei.
Una modalità di visita, che pur mantenendo un forte rigore scientifico – prima di entrare una giovane guida racconterà agli spettatori dove stanno entrando e la sua importanza dal punto di vista storico – vuole in qualche modo perdere quella sacralità istituzionale che circonda normalmente luoghi dell’Arte e avvicinarsi alla dimensione dell’evento informale, all’happening: a tutti i partecipanti sarà infatti richiesto per entrare uno specifico dress code: indossare qualcosa di color “blu Giotto”.
Dress code rigorosamente “blu Giotto”
«Come Teatro de LiNUTILE – spiegano i fondatori Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi – ci troviamo a lavorare molto con i giovani, soprattutto nella fascia che va dai 14 ai 18 anni, e ci rendiamo conto che molto spesso l’offerta culturale non si adegua a quelle che sono le loro modalità di comunicazione e di fruizione abituale. L’obiettivo che noi ci poniamo, con i corsi di Teatro e con l’organizzazione di eventi come questo, è quello di farli avvicinare alla Cultura, facendo in modo però che siano gli stessi luoghi deputati ad essa a raggiungerli, rinunciando, potremmo dire, a quell’aura eccessivamente reverenziale di cui sono ammantati. Chi fa cultura deve imparare a considerare i giovani come un target per i quali non c’è solo la discoteca, ma che ha esigenze culturali e sociali proprie che non possono essere dimenticate, pena il loro definitivo allontanamento da noi».
Il Manifesto del Teatro de LiNUTILE
Concetti che il Teatro de LiNUTILE ha sistematizzato ad inizio Stagione in un vero e proprio Manifesto dove ha reso esplicita la propria visione dell’attività teatrale con la quale si impegna a connettere e diffondere pratiche di reciproca influenza tra ambiti diversi, tra professionalità differenti e saperi apparentemente lontani. Esso è anche un metodo educativo per avvicinarsi al bello ed offrire nuovi strumenti di giudizio.
Lungi dall’essere una comunità autoreferenziale e chiusa, inoltre, esso si proietta anche verso l’esterno, mettendo a disposizione le proprie competenze e le proprie disponibilità a sostegno di progetti altrui che abbiano come focus il contrasto alla povertà educativa e offrano opportunità di imparare e sviluppare le competenze cognitive, soprattutto tra i giovani.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
via WhatsApp al numero 329.7162225
via mail: info@teatrodelinutile.com
Per informazioni
www.teatrodelinutile.com
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