Si avvia a conclusione il secondo premio letterario per i penitenziari italiani promosso da Comune, Ministero della Giustizia, Giunti, BPER Banca. Premiazioni il 20 febbraio
Prosegue, con la scrittrice Viola Ardone al carcere Sant’anna venerdì 24 gennaio, il percorso della seconda edizione del premio letterario nazionale per le carceri “Sognalib(e)ro”. Diretto in collaborazione col Comune da Bruno Ventavoli, giornalista responsabile dell’inserto Tuttolibri del quotidiano La Stampa, il Premio è promosso dal Comune di Modena con Direzione generale del ministero della Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria, Giunti editore, e con il sostegno anche per la seconda edizione di BPER Banca.
La finalità esplicita di “Sognalib(e)ro è promuovere lettura e scrittura nelle carceri come strumento di riabilitazione, dando espressione compiuta all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana. Di particolare rilievo umano, culturale e sociale, il progetto consiste in un concorso letterario che prevede l’assegnazione di due premi, uno a un’opera letteraria valutata e votata dai detenuti, l’altro a un elaborato prodotto dai detenuti stessi, che potrà, essere pubblicato da Giunti editore.
Per la seconda edizione di Sognalib(e)ro sono stati individuati dal ministero della Giustizia 15 istituti, dove sono attivi laboratori di lettura o di scrittura creativi: la Casa Circondariale di Torino Lorusso e Cotugno, quella di Modena, la Casa di Reclusione di Milano Opera, quelle di Pisa, Brindisi, Verona, Saluzzo, Pescara, Firenze Sollicciano, Napoli Poggioreale, Sassari, Paola, Ravenna; quelle femminili di Roma Rebibbia e Pozzuoli.
Come già nell’edizione 2018, il Premio Sognalib(e)ro si articola in due sezioni. Nella Sezione Narrativa italiana (che comprende anche il Premio speciale BPER Banca), una giuria popolare composta dagli aderenti ai gruppi di lettura degli Istituti attribuisce il premio valutando il migliore di una rosa di tre romanzi: “La straniera”, di Claudia Durastanti (La nave di Teseo, 2019); “Fedeltà” di Marco Missiroli (Einaudi, 2019); “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino (Feltrinelli, 2018). La Giuria è composta da gruppi di detenuti in ogni istituto. Ogni componente dovrà esprimere la preferenza attribuendo 3 punti al libro migliore, 2 al secondo e 1 punto al terzo. Ogni gruppo è seguito da un operatore incaricato, che raccolti i voti della giuria interna (sono stati complessivamente oltre 100 i lettori votanti) li trasmette al Comune di Modena. Tutti i voti trasmessi riferiti alla medesima opera, sommati determinano il vincitore. Il premio consiste nell’invio di titoli scelti dall’autore a tutti gli Istituti partecipanti, accrescendo così il loro patrimonio librario. Lo scrittore vincitore, inoltre, potrà presentare il proprio libro nelle carceri partecipanti.
Nella sezione Inedito, invece, una giuria di esperti presieduta da Bruno Ventavoli e composta dal disegnatore satirico Makkox, con gli scrittori Barbara Baraldi e Paolo di Paolo affiancati da Antonio Franchini, editor Giunti, attribuirà il premio a un’opera inedita (romanzo, racconto, poesia) prodotta da detenuti o detenute sul tema “Ho fatto un sogno…”. La giuria sceglierà a maggioranza il miglior testo (tra i 62 presentati da 60 autori detenuti) esprimendo la valutazione con un giudizio sintetico. Il premio consiste nella donazione di libri alla biblioteca del carcere dove è recluso il vincitore, da parte della editrice Giunti. Qualora i testi vincitori possiedano le caratteristiche necessarie, saranno pubblicati dalla medesima casa editrice in un’antologia tematica. Il Comune di Modena si riserva ulteriori iniziative di divulgazione dei testi in concorso, come pubblicarli con casa editrice civica digitale il “Dondolo”, diretta da Beppe Cottafavi).
La partecipazione al Premio è stata aperta ai cittadini italiani e stranieri, comunitari ed extracomunitari, senza limiti di età, attualmente detenuti negli istituti penitenziari individuati dal Ministero della Giustizia. A ogni detenuto è stato consentito partecipare a una o a entrambe le sezioni.
La serata finale di Sognalib(e)ro con le premiazioni e la partecipazione dell’autore o dell’autrice vincitori si svolgerà a Modena il 20 febbraio al Teatro dei Segni in via San Giovanni Bosco 150, a cura di Bruno Ventavoli e del Teatro dei Venti.
In programma la lettura pubblica delle riflessioni e dei commenti dei detenuti che hanno votato le opere in concorso; la cerimonia di premiazione dei partecipanti alle due sezioni; la presentazione dello studio scenico sull’Odissea, realizzato dal Teatro dei Venti con alcuni degli attori detenuti della Casa Circondariale di Modena e della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia.
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