La storia di una sincera amicizia e l’amore per il rap, il music business e la criminalità di strada. Queste le tematiche portanti del libro “Rap criminale. Tupac, Biggie e gli altri martiri del gangsta rap” di F.T. Sandman, in tutte le librerie da mercoledì 25 maggio pubblicato da Il Castello marchio Chinaski Edizioni.
Chi ha ucciso Tupac Shakur e Notorius BIG? Che ruolo hanno avuto la polizia, le gang e la discografia? Sono alcune delle domande a cui l’autore prova a dare risposta, a quasi trent’anni dai fatti, ricostruendo minuziosamente le dinamiche e i protagonisti delle vicende. Sandman ha unito i punti consultando le fonti, confrontando le testimonianze e incrociando le informazioni provenienti da decine di libri, interviste, film, articoli e documentari. Ma è andato oltre: nel libro, infatti, è inclusa l’unica intervista italiana esclusiva a Greg Kading, il detective della polizia di Los Angeles che ha coordinato l’ultima indagine conclusa nel 2009.
Una storia che ruota sempre attorno a due duplici e opposti protagonisti. Due rapper afroamericani: Tupac Shakur e Notorius BIG; le loro rispettive ragazze madri Afeni Shakur e Voletta Wallace. Due discografici senza scrupoli e le loro etichette, Suge Knight con la Death Row e Puff Daddy con la Bad Boy. Due lati della costa americana, la East e la West, con le gang rivali Crips e Bloods.
Sullo sfondo la vita di strada, il razzismo, le armi, lo spaccio e il culto della ricchezza. La passione che per molti anni hanno condiviso i due protagonisti della storia, l’amicizia di due ventenni innamorati delle rime del rap prima che la vita prendesse il sopravvento.
Oltre 300 pagine che descrivono le rispettive biografie dal ghetto al successo, il background sociale, culturale e privato dove sono maturate le vicende. Decine di personaggi dello showbiz che a vario titolo hanno avuto a che fare con queste vicende: da Mike Tyson a Snoop Dogg, dagli Aerosmith a Madonna, ma anche un excursus storico delle centinaia di morti, agguati e sparatorie che hanno attraversato il mondo del rap statunitense. Se il primo omicidio illustre è stato quello di Scott La Rock nel 1987, il volume prende in analisi anche le morti più recenti come quella di XXXTentacion del 2018.
Tra una biografia musicale, un saggio e una crime story, il libro conduce il lettore attraverso un crescendo di sospetti, vendette e provocazioni, che portano poi all’inevitabile conclusione consegnata alla storia. Onore e regolamenti di conti si mescolano alla musica Hip-Hop, alla povertà, al degrado ma anche all’orgoglio culturale afroamericano.
Prefazione a cura di Metal Carter e postfazione di Alberto Castelli.
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