21 Novembre 2024

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5/o Pop Corn Festival del Corto: “Big” di Daniele Pini si aggiudica il Premio Raffaella Carrà

Durante la serata conclusiva dell’evento Sergio Japino ha consegnato il riconoscimento voluto dalla regina della tv per il film più originale. Ad attribuire gli altri premi la giuria presieduta da Federico Moccia e composta da Marco Spoletini, Manuela Rima, Carlo Griseri e Stefano Giovani

Il riconoscimento al Miglior corto d’autore va a “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi e quello per Miglior opera prima a “U figghiu” di Saverio Tavano, che portano a casa anche i premi Panalight. Menzione speciale della giuria a “Notte Romana” di Valerio Ferrara e “Roy” di Tom Berkerley e Ross White. Premio Pari Opportunità del Comune di Monte Argentario a “Warsha” di Dania Bdeir, mentre il riconoscimento del pubblico va ancora a “Ofelia”

Porto Santo Stefano (GR) – È stato “Big”(Italia, 2021), storia agrodolce di riscatto e libertà firmata dal regista romano Daniele Pini, ad aggiudicarsi il Premio Raffaella Carrà al 5/o Pop Corn Festival del Corto, l’evento internazionale dedicato alla cinematografia breve che si è concluso ieri a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell’Argentario (Gr). In una serata condotta dall’attore Andrea Dianetti e ricca di ricordi e omaggi per la cantante, ballerina, attrice e conduttrice televisiva – grande amante del territorio oltre che musa e affezionata sostenitrice del festival, tanto da istituirvi un riconoscimento a suo nome – la giuria presieduta da Federico Moccia e composta da Marco Spoletini, Manuela Rima, Carlo Griseri e Stefano Giovani ha assegnato i premi del festival. L’iniziativa, organizzata da Associazione Argentario Art Day, è possibile grazie al patrocinio e al contributo del Comune di Monte Argentario, al patrocinio di Regione Toscana e al contributo di Fondazione CR Firenze, Lux Vide, Banca Tema e Panalight (www.popcornfestivaldelcorto.it).

Il riconoscimento voluto dalla Carrà, del valore di 4000€, è stato consegnato sul palcoscenico di Piazzale dei Rioni dal compagno di una vita Sergio Japino. Il film vincitore verrà inoltre inserito nel programma di Sudestival, festival cinematografico con sede Monopoli gemellato con il Pop Corn. Hanno detto i giurati: “Quest’opera sarebbe piaciuta molto a Raffaella, per il suo essere fuori dalle righe. È un lavoro doloroso, dove la protagonista soffre giorno dopo giorno ma alla fine riesce a prendersi una rivincita a sorpresa. Un impianto lineare dato dalla quotidianità ma anche dalla continua speranza per un futuro diverso, che alla fine arriva: è questo quello che Raffaella ha sempre immaginato per i giovani”. Al centro del film c’è Matilde, che vive con il nonno odioso e malvagio in un’angusta casa sul mare. Per guadagnare qualcosa scandaglia la spiaggia col metal detector alla ricerca di oggetti di valore, finché non trova qualcosa con il potere di cambiare la sua vita.

“Penso che il Premio Raffaella Carrà sia una bellissima occasione per aiutare il percorso artistico di giovane autore”, ha detto Federico Moccia. “Non è stato facile quest’anno scegliere il vincitore, essendo il livello dei film in concorso molto alto, ma alla fine “Big” ci ha colpiti per la sua stravaganza. Nel corto a cui assegnare il riconoscimento cerchiamo la traccia e l’atmosfera che Raffaella – persona entusiasta e piena di curiosità che amava mettersi continuamente in gioco – avrebbe voluto condividere con noi, e in “Big” crediamo di averla trovata”.

Il premio al Miglior Cortometraggio nella sezione Corti d’autore, del valore di 1000€, insieme al Premio Panalight ammontante a 5000€ per il noleggio di attrezzature, è andato a “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi (Italia, 2021) con la seguente motivazione: “Un film necessariamente semplice, delicatamente intimo. Questa è la straordinaria forza del racconto di “Ofelia”, che ci riporta all’essenzialità della vita”; mentre per la sezione Opere prime il vincitore è “U figghiu” di Saverio Tavano (Italia, 2021), che si aggiudica anche il Premio Panalight per il noleggio di attrezzature corrispondente a 3000€ e la possibilità di essere proiettato durante la prossima edizione di Sudestival. “Con un uso sapiente della grammatica delle immagini, privilegiando primi e primissimi piani, il film è capace di immergerci in un mondo antropologico-culturale in cui fede e tradizioni popolari vivono l’irruzione di un dramma familiare. Simbologia e immagini si mescolano ininterrottamente e, grazie ad una grandiosa interpretazione dei tre attori, ci trasportano da un esordio cristologico e passionale ad una soluzione pacifica, affidata alla figura redentiva di una donna-madre -madonna sorridente” – commentano i giurati.

Due le menzioni speciali: una a “Notte Romana” di Valerio Ferrara (Italia, 2021), “per la capacità di fondare la storia su uno spiazzamento emotivo che dura per tutto per tutto l’arco narrativo, lasciando lo spettatore sospeso in un finale aperto e pieno di emozioni”, e l’altra a Roy” di Tom Berkerley e Ross White (UK, 2021), “perché racconta la voglia di non arrendersi mai e di rimettersi sempre in gioco, e anche perché i legami possono nascere nel modo più inatteso”.

Il Premio Commissione Pari Opportunità del Comune di Monte Argentario a “Warsha” di Dania Bdeir (Libano, 2022) con la seguente motivazione: “il tema della repressione sessuale, caro alla Commissione Pari Opportunità, è trattato nel film con delicatezza e profonda riflessione. Il protagonista Mohammad è prigioniero degli stereotipi sociali che gli impediscono di essere se stesso e vivere il suo sogno. Solo sfidando il destino troverà la sua libertà, lasciando volare la sua anima in un cielo luminoso e colorato”. Infine, la giuria popolare ha scelto di assegnare il Premio del pubblico a “Ofelia” commentando: “un corto che riesce in pochi minuti a far riflettere in maniera profonda sulla parte finale del cammino della vita, unendo sotto un unico delicato filo conduttore carico di emozioni i semplici gesti quotidiani della protagonista, i suoi sguardi stanchi ma intensi e alcuni brevi dialoghi ricchi di significato. Un cortometraggio che lascia un segno, perché fa guardare indietro e in avanti, mischiando nel presente, che è l’unico tempo che ci appartiene veramente, certezze e incertezze. Ci piace pensare che la scomparsa lenta ma inesorabile della memoria dovuta all’avanzare dell’età altro non serva che a preparare la via per nuovi luoghi, dove ognuno di noi si potrà riprendere tutte le proprie esperienze e le proprie emozioni anche lontane, non come spettatore della propria vita ma sentendole addosso come nell’attimo esatto in cui le ha vissute”.

“È stata un’edizione emozionante – dice la direttrice del festival Francesca Castriconi – sia per i corti in concorso, tutti bellissimi, che hanno affrontato in maniera magnifica il tema proposto, ovvero “Legàmi, connessioni senza tempo”, sia per tutto ciò che ha ruotato intorno al festival, le persone e gli incontri che abbiamo fatto, le nuove relazioni che si sono create e non ultima la comunicazione col pubblico, che è stata in crescita. Abbiamo avuto grande e rinnovata partecipazione da parte degli spettatori, e questo ci rende felici e ci prepara a una nuova edizione ancora più ricca”.

Pop Corn Festival del Corto, ideato e diretto da Francesca Castriconi, è organizzato dall’associazione Argentario Art Day e realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Monte Argentario, il patrocinio di Regione Toscana e il contributo di Fondazione CR Firenze, Lux Vide, Banca Tema, Panalight e dell’artista Raffaella Carrà, che avendo partecipato in qualità di giurata ha scelto di sostenere l’iniziativa e il cinema italiano con l’unico premio che porta il suo nome. Non meno importanti le collaborazioni con Albiati Vivai, Joint Media, Rifipack e il Boutique Hotel Torre di Cala Piccola, Rotary Club Argentario, Maregiglio di navigazione srl, Agenzia immobiliare FF srl, Picchianti srl, Etrurialucegas spa, La Capannuccia Ristorante, Agenzia immobiliare Nazzareno orsini, gigmusicmachine.com, Ristorante La Goletta, Il Tempio Stabilimento Balneare, Officina meccanica Ambrogetti, Bar Giulia, Generali Agenzia di Grosseto e Alor Brokerage & Chattering.

SINOSSI DEI FILM VINCITORI

Premio Raffaella Carrà

BIG di Daniele Pini (Italia, 2021, 14’)

Matilde vive insieme a suo nonno in una angusta casa sul mare. Per guadagnare qualche soldo, scandaglia la spiaggia con il metal detector alla ricerca di qualche oggetto di valore. In una fredda mattina d’inverno, Matilde troverà un oggetto che cambierà la sua vita per sempre.

Miglior cortometraggio categoria Corti d’autore

OFELIA di Pierfrancesco Bigazzi (Italia, 2021, 11’19’’)

Ofelia ha 92 anni e la sua già offuscata memoria continua a dissolversi. L’unica via per rallentare l’inarrestabile azione del tempo è di documentare il presente e riscoprire il passato.

Miglior cortometraggio categoria Opere prime

U FIGGHIU di Saverio Tavano (Italia, 2021, 14’13’’)

Nel giorno di Pasqua, in un piccolo paese del Sud Italia viene rubata la corona di spina dalla statua di Cristo. È stato Saro il figlio schizofrenico di Nino e Concetta, convinto di essere la reincarnazione divina. Il gioco tra realtà e follia, tra quotidianità e ritualità, si intreccia nel rapporto familiare dei tre protagonisti.

Menzioni speciali della giuria

NOTTE ROMANA di Valerio Ferrara (Italia, 2021, 12’)

In un quartiere borghese di Roma, Paolo è al bar con i suoi amici, come ogni sera. Quando sta per andare a casa, arrivano due ragazzi minacciosi. Uno in particolare punta Paolo: è Gioacchino, sono tre mesi che lo cerca e finalmente l’ha trovato. Una storia d’amore impossibile tra un ragazzo borghese e una ragazza dell’estrema periferia, un amore nato d’estate e finito in una calda notte d’inverno.

ROY di Tom Berkerley e Ross White (UK, 2021, 15’)

Un vedovo solitario chiama accidentalmente una hotline, nasce così un’improbabile amicizia con la sua interlocutrice.

Premio Commissione Pari Opportunità del Comune di Monte Argentario

WARSHA di Dania Bdeir (Libano, 2022, 15’)

Mohammad lavora come operatore di gru a Beirut. Un giorno si offre di salire su una delle gru più alte e pericolose di tutto il Libano. Lontano dagli occhi di tutti, riesce finalmente ad esprimere la sua passione segreta e a trovare la sua libertà.

Premio del pubblico

OFELIA di Pierfrancesco Bigazzi (Italia, 2021, 11’19’’)

Ofelia ha 92 anni e la sua già offuscata memoria continua a dissolversi. L’unica via per rallentare l’inarrestabile azione del tempo è di documentare il presente e riscoprire il passato.