Si sta per chiudere il cerchio di “Capovolgere all’infinito”, un progetto ambizioso e importante che è stato finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia (presidenza del Consiglio dei Ministri) nell’ambito del bando “Educare insieme”, e ha ricevuto anche il sostegno di Fondazione Friuli e Fondazione Pietro Pittini e il patrocinio del Comune di Fagagna e che vede Damatrà come capofila di una lunga cordata di partner e collaboratori. Il ciclo di incontri, ultima tappa di una progettualità a dir poco articolata – che ha maturato 10 mesi di attività, coinvolto attivamente oltre tremila persone su sei territori della regione Friuli Venezia Giulia, con un calendario di 60 iniziative – è infatti arrivato al suo ultimo incontro, venerdì 2 dicembre a Cjase di Catine di Fagagna, alle 18: “Comunità educante è PENSIERI PER IL FUTURO”. Marco Aime (che sostituirà Roberto Papetti, impossibilitato a esserci per cause di forza maggiore) cercherà di raccontare come, tristemente, la comunità ha smesso di essere il nostro orizzonte sociale e psicologico. Dapprima per il passaggio a una società urbano-industriale e, più di recente, con l’avvento della rete, che ha sostituito qualità, conversazione e amicizia con velocità, community virtuali, tweet e like. Ma poiché il bisogno di comunità resta, perché non provare a ricostruire un noi fondato su autentici legami di prossimità? Capovolgere all’Infinito ha lavorato proprio per questo e il confronto con Aime, docente di antropologia culturale all’Università di Genova, offrirà senz’altro punti interessanti e non scontati.
MARCO AIME – Marco Aime insegna antropologia culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Scrive per adulti e ragazzi. È autore di Eccessi di culture (Einaudi, 2004), Contro il razzismo. Quattro ragionamenti (Einaudi, 2016), L’isola del non arrivo (Bollati Boringhieri, 2018) e Comunità (il Mulino, 2019).
IL PROGETTO – Capovolgere all’infinito è stato dunque un percorso di scoperta e valorizzazione di ogni luogo e delle persone che lo vivono. Ma anche una scoperta per le persone stesse che abitano questi territori, a volte considerati periferici, ma che possono essere portatori di nuove centralità, rovesciando punti di vista consolidati per aprirsi in maniera creativa al cambiamento. Lasciarsi capovolgere all’infinito. Un progetto promosso da Damatrà e realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia nell’ambito del bando “Educare insieme” (Presidenza del Consiglio dei Ministri), il sostegno di Fondazione Friuli e Fondazione Pietro Pittini, e con il patrocinio del Comune di Fagagna, in collaborazione con: Murice Società Cooperativa Sociale, APS Minoranza Creativa, O.I.Ko.S onlus, Istituto Statale d’Istruzione secondaria superiore “E. Mattei”, Istituto comprensivo di Pozzuolo del Friuli, Wild Routes APS, Puntozero Società Cooperativa e Associazione Menti Libere.
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