25 Novembre 2024

Zarabazà

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Italiani inventori, anche del lavoro


All’evento “Cambio Vita”, Andrea Maurizio Gilardoni ha spiegato a oltre 1500 persone come iniziare a pensare, e poi a fare, in maniera diversa, con l’obiettivo di raggiungere una propria dignità finanziaria

Gli italiani, si sa, sono un popolo di santi, poeti e navigatori. Ma si potrebbe aggiungere anche di inventori, precursori e anticipatori, che spesso fanno di necessità virtù e creano, con l’orgoglio che li contraddistingue, qualcosa che prima non c’era. Perché quando ci si trova a dover affrontare una situazione non gradita, non ci si deve abbattere, anzi, bisogna impegnarsi affinché da un problema possa nascere qualcosa di utile che rimanga anche dopo la fine del momento ostile.


Gli ultimi dati dell’ISTAT indicano che la disoccupazione è al 7,9%, che il lavoro stabile non esiste più neanche nei grandi colossi delle big tech, basti pensare ai licenziamenti dell’ultimo periodo da parte di Amazon, Facebook e Twitter, e che quindi la nostra società deve pensare in maniera fluida anche per il proprio lavoro. Partendo da questi dati, dalla situazione attuale e dalla sua esperienza, Andrea Maurizio Gilardoni, imprenditore, formatore e business angel, ha tenuto a Palacongressi di Rimini il corso “Cambio Vita”, una tre giorni dedicata all’acquisizione di tutti quegli strumenti che possano permettere di gettare la basi per il nostro futuro e comprendere che la vita, anche quella lavorativa, è nelle nostre mani.


Di fatto, non è più l’era di cercarsi un lavoro, ma quella di crearselo: questo è il cambio di paradigma, di comportamento che bisogna adottare. E per crearsi un lavoro servono competenze che a scuola non sempre insegnano. Non significa che si deve necessariamente diventare imprenditori, in quanto il concetto di “crearsi un lavoro” può anche significare fare carriera all’interno dell’azienda dove si sta già lavorando: acquisendo ulteriori competenze verticali e adottando un atteggiamento diverso, una mentalità diversa, si possono scalare posizioni nella propria azienda, diventando un manager della nuova era.


Il Future of Jobs Report del World Economic Forum ha già delineato il mix fra le nuove tecnologie, lo smart working e le interazioni uomo-macchina come il futuro del lavoro. 85 milioni di posti andranno perduti, sostituiti dalle macchine, ma nel contempo sono previsti 97 milioni di nuove opportunità per il personale umano e quindi lì dove macchine, uomini e algoritmi si contenderanno il lavoro, è necessario che i lavoratori facciano reskilling e upskilling, cambiare quindi la mentalità e ottenere le competenze adeguate: creatività, originalità, iniziativa, pensiero analitico e critico, capacità di innovazione, apprendimento attivo, flessibilità sono quelle più richieste.


La base c’è in ognuno di noi italiani, nella nostra cultura che ci rende orgogliosi: stando ai dati pubblicati dallo European Patent Office (EPO), il nostro Paese dimostra di essere sempre più creativo e innovativo, con migliaia di domande di brevetto presentate ogni anno. Dunque il cambio di paradigma è possibile: non bisogna più cercare un lavoro ma crearselo e per dirla alla Gilardoni “è necessario passare un filo intermentale” per eliminare quanto ci è stato raccontato fin dalla nascita, ma sia ben chiaro, non per errore dei nostri “insegnanti”, ma perché la società è cambiata e se si rimane ancorati a vecchi credo, si rischia solamente di vivere in un passato che di certo non vorremmo sia anche il nostro futuro.


Andrea Maurizio Gilardoni se n’è accorto da anni, ha creato innumerevoli startup partendo dal nulla, con la sola voglia di cambiare vita, di non credere che il mondo sia così statico, che è necessario essere disruptive per vivere un futuro migliore, dedicarsi anche alla famiglia e ai propri hobby, con il sostegno di quella che lui chiama “dignità finanziaria”. E tutto quello che ha imparato, per sua indole, ha deciso di metterlo a disposizione di chi vuole intraprendere questo percorso formativo. Niente soldi facili, come lui spesso sostiene, al contrario di tanti guru che permeano il web con ricette magiche, ma tanta dedizione soprattutto nell’imparare a rispettare sé stessi. Seguendo delle linee guida che possano condurre le persone nel diventare imprenditori o scalare l’azienda dove lavorano, il concetto finale è quello di diventare un’opportunità su cui investire per sé stessi e per gli altri.


Per tutti questi motivi e non solo, oltre 1500 persone si sono riunite a Rimini all’evento Cambio Vita Live con l’obiettivo di trovare un proprio spazio nel mondo del lavoro e dell’impresa e realizzarsi nella vita con le proprie mani. Durante il corso, dove oltre a Gilardoni hanno parlato altri professionisti, imprenditori, manager e anche creator digitali, ogni partecipante ha così individuato le proprie attitudini, ragionando sui tre pilastri fondamentali (business, mentalità e comunicazione) e capito il ruolo che più gli si confà tra le quattro identità del lavoro di questa nuova era: manager, imprenditore, professionista o investitore. Mettere a punto i propri progetti, ottenere di più dalla propria attività, concentrarsi sui propri obiettivi sono alcuni dei punti affrontati da Gilardoni, anche attraverso le testimonianze di chi ha avuto risultati concreti portando avanti le proprie aspirazioni, in primis lui stesso.


Da qui anche la volontà di aprire un percorso oltre il corso, una vera e propria accademia, la NEBA (Nuova Era Business Academy), fondata da Lucijana Lozancic, moglie di Gilardoni, con la certezza di essere seguiti passo dopo passo verso il raggiungimento del proprio obiettivo con l’acquisizione di tutti gli strumenti necessari per cambiare in meglio, realizzare la propria idea di successo personale e ottenere risultati concreti.


Ideatore di diverse startup, tra cui Rendimento EticoCase Italia,Klak, e Gilardoni Corporate, Andrea Maurizio Gilardoni ha cambiato la propria vita vent’anni fa, quando ha deciso di non voler più rinunciare al proprio tempo con la famiglia, agli hobby, né alla propria dignità finanziaria. Una crescita personale e professionale che ora lo ha portato ad avere la vita che desiderava, una serie di attività appaganti e soprattutto a condividere la propria esperienza con le persone che desiderano fare lo stesso, ma non sanno da dove cominciare e quali strumenti sfruttare.