Di solito non pubblichiamo notizie e informazioni locali, in una città che vivacchia poiché ultimamente ha sbagliato a votare i suoi rappresentanti, in attesa di avere un Governo cittadino degno di nota, non ci rimane che mangiare e fortunatamente a Caltanissetta sappiamo “mangiare”.
Mentre nelle altre città ci saranno eventi qui da noi invece mangeremo!!
Mangiamo non per dimenticare ma per godere di quello che la nostra meravigliosa terra ci offre ogni giorno.
Nella città in cui 12 anni fà si pensò di legare il suo sviluppo su “la dieta Mediterranea” e su uno sviluppo turistisco sostenibile facendo leva nel fatto che si fosse al Centro della Sicilia, circondata da ogni tipo di bellezza da quella paesaggistica, monumentale a quella delle donne.
Si Caltanissetta Città delle donne, anzi delle belle donne, ma è anche la città del buon cibo.
… una bellezza, che per noi nisseni è scontata, una bellezza travolgente che molto spesso ci fanno notare le persone che ci vengono a trovare.
Qualche anno fà assieme alla Pro Loco di Caltanissetta ebbimo la felice idea di proporre ai ristoratori di Caltanissetta di offrire ai numerosi turisti che iniziamo a frequentare la nostra città, un menù fatto con cibo nisseno, utilizzando le materie prime del territorio, quei sapori e odori che ognuno di noi “nisseno” si porta nel cuore oltre che nello stomaco.
In quella occasione l’unico ristoratore che accolse il nostro invito fu Giampaolo Rabbiolo Chef e titolare del ristorante Medina.
Qualche giorno fa, fermo davanti ad un semaforo giallo subito dopo diventato rosso noto con assoluto piacere che nella locandina che pubblicizzava il prossimo menù di Natale e di Capodanno ci fossero piatti “nisseni” – sformatino di tuma filante, ricotta e cuori carciofo!! – Mizzichiana. Wow e chi successi!! La tuma nel Cenone di Capodanno, quasi meglio dei giochi di artificio sul Canal Grande di Venezia o del concertone.
Eureka qualcuno a suo tempo esclamo! Subito dopo il semaforo diventò verde e qualcuno neolaureato al conservatorio musicale suono il clacson.
Non avendo avuto modo di leggere per intero il menù, perché disturbato dal concerto del neo laureato in clacson, approfittando del fatto di avere il “viva voce” nel telefono, chiesi a Google di chiamare per me a Giampaolo.
Dopo qualche squillo lo chef del Medina mi rispose con tono professionale e formale “Compa come stai, tutto bene!!” Spiazzato da tanta formalità chiesi come mai il menu di capodanno partiva da “Tuma & Ricotta” ( “Tuma & Ricotta” bello come nome per un evento enogastronomico, scusate torniamo alla telefonata).
Lui mi rispose ” No niente di particolare ho voluto seguire il tuo consiglio di fare mangiare cose Nissene, tutto qua!“
Soddisfatto dalla risposta gli chiesi di farmi avere alcune foto e un paio di righe per raccontare il suo menù.
Le foto me le ha fatte avere ma le due righe ancora no, quindi anzi pertanto vi invito ad andare a pranzare e cenare da Medina cosi poi almeno voi mi scrivete qualcosa.
D’altronde Giampaolo cucina mica scrive!
Meno male che c’è il cibo senno avremmo nostalgia di altre cose! (e sicuramente non saremmo ultimi nelle classifiche qui i parametri sono differenti la qualità di vita la facciamo a tavola ). A noi cose tipo concerti eventi d Gala o altre figate nordiche non ci interessano, infatti da noi gli eventi natalizi non funzionano non perché sono organizzati male o perché di pessima qualità!
Non funzionano perché da noi a Natale si mangia e quindi non abbiamo bisogno di altro e noi basta il cibo e questo i nostri amministratori lo sanno.
Anche perché avendo la fortuna di vivere a meno di un ora da tutto, meno di un ora per arrivare ad Agrigento 50 minuti da Cefalù, un ora e venti da Taormina o Siracusa che motivo c’è di fare le cose qui. Anche perché poi non c’è dove parcheggiare e almeno un ora la perdiamo per trovare posto, quindi facciamo tutti prima o ad andare altrove o rimanere a mangiare qui.
Quindi concludendo questo anno a Caltanissetta si mangia e da Gianpaolo si Mangia anche bene “quindi itici“.
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