Il poliedrico artista torinese Raffaele Poggio, nato nel 1980 sotto il segno del Sagittario, è ormai un volto noto di serie tv, spot pubblicitari, cinema, teatro e sfilate ma anche cantante responsabile di un’agenzia di intrattenimento musicale per eventi.
Innegabile la sua bellezza esteriore. Raffaele però non è solo questo e bastano poche battute, scambiate durante la nostra intervista, per capire che dietro il bell’aspetto si nasconde molto altro. Emerge da subito infatti un uomo gentile, impaziente di raccontarsi e soprattutto con tanto da dire e dare agli altri.
Se vorrete seguirmi in questo viaggio, scopriremo insieme chi è davvero Raffaele Poggio…
Di sé racconta “La passione per la musica è iniziata da ragazzino, grazie a mia sorella, con la quale ascoltavo brani degli anni ’80 e ’90. Da lì mi sono avvicinato al canto, studiando presso insegnanti privati. Dopo esperienze in altri campi, mi sono diplomato come attore presso la Fondazione ERBA del Teatro Nuovo di Torino ed ha preso ufficialmente il via la mia carriera artistica. Attualmente sto portando avanti di pari passo l’attività teatrale, cinematografica, cantautorale e con la mia attività di intrattenimento”.
Si apre da subito, confessando “Sono nato in una famiglia molto difficile, poi la separazione da mia moglie, alla quale sono seguiti un momento di forte depressione e la perdita del lavoro per mobbing. Quando avevo ormai completamente smarrito la voglia di vivere, un amico mi consigliò la lettura dei libri di Osho. Da lì è iniziato il mio processo di trasformazione, attraverso un percorso di consapevolezza e creazione artistica, con la costante dell’amore per la vita.”.
In merito al Raffaele cantante, dice “Nella mia carriera musicale, ho fatto parte di alcune band e collaborato con svariati artisti. La sensibilità, fonte della mia stessa creatività, mi spinge ad affrontare spesso tematiche che mi mettono a nudo, non solo come artista ma anche come persona, con tutte le sue debolezze. Quando scrivo non sono mai troppo diretto, uso anzi frasi più ermetiche, proprio per lasciare a ciascuno la possibilità di interpretazione.”.
Presenta poi il suo ultimo lavoro in campo musicale “Tra poche settimane uscirà il mio prossimo pezzo, dal titolo ‘Egualmente Colpevoli’, prodotto da Transeuropa Recording Studio di Torino. Il brano affronta una tematica abbastanza ardua, ovvero il rapporto poliamoroso di coppia, con la relazione che entrambe i componenti creano rispettivamente con un altro partner. Inizialmente ho pensato ad una storia in cui una persona mi facesse stare male e poi da lì sono stato ispirato da questa nuova idea. Mentre parlavo dell’amante mi è venuto in mente che gli amanti potessero essere due, coinvolgendo contemporaneamente la sfera maschile e femminile, per rendere ancora più complicata la dinamica del rapporto. L’obiettivo del brano è focalizzare l’attenzione sull’egoismo dei singoli componenti; se ciascun individuo pensa solo al proprio benessere e piacere, non si va da nessuna parte, infatti alla fine rimarranno tutti ingabbiati in una sorta di rapporto che, per forza di cose, esplode. Confesso di puntare molto su questo brano, per il messaggio che porta, sottolineato da un videoclip di forte impatto emotivo ed artistico. Il video, nato dalle mie storyboard, con la regia di Gianfranco Busanca, si sviluppa in vari capitoli, in cui vengono affrontate le diverse emozioni. Essendo girato completamente in bianco e nero, hanno grande importanza i dettagli e la rappresentazione artistica delle scene. Finora ho spaziato tra dance, pop e reggaeton ma in quest’ultimo anno mi sono orientato sul reggaeton italo-spagnolo, scrivendo insieme al cubano Angelo Divino. Questo nuovo brano, dal sound molto commerciale, mantiene un po’ le sonorità reggaeton ma con un’impronta pop ed un testo scritto da me esclusivamente in lingua italiana, proprio per facilitarne la totale comprensione.”.
A proposito della sua attività, ci spiega meglio un curioso ed innovativo progetto, che sta prendendo piede “Attualmente sono impegnato nella compagnia di ‘Invito a cena con delitto’ e proprio da questa esperienza è nata l’idea del ‘live wedding show’. Si tratta di una vera e propria novità, la prima formula di intrattenimento per matrimoni in chiave di commedia musicale, con un grande contenuto artistico. Ho voluto trasformare la formula con delitto in una formula più divertente, in cui la location diventa una sorta di palco itinerante ed i personaggi di tanto in tanto irrompono in sala, interagendo con il pubblico e suscitando curiosità, attraverso le loro storie ed esibizioni. Il progetto, partito in prova l’anno scorso, ha già riscosso grande successo ed ho in programma di creare nuovi personaggi e storie.”.
Scendendo nell’intimo, Raffaele racconta “Se ripenso alla mia prima volta a teatro, ricordo ancora l’agitazione dietro le quinte, le luci del palcoscenico, le gambe che tremano… e poi improvvisamente tutto parte e vado a ripescare nelle mie vicende personali, per cercare le giuste emozioni del momento. Quando recito, il flusso parte sempre in maniera del tutto naturale, attraverso un’energia che esprime la mia necessità di comunicare agli altri tutto il mio io. La filosofia orientale che seguo e la meditazione che pratico quotidianamente mi hanno insegnato a vivere pienamente ogni momento ed a lavorare su me stesso, per connettere corpo e spirito tra loro e con il mondo esterno. Questo flusso di energie mi porta a far sì che mi focalizzi su ciascuna prova, dedicandole il massimo. Per me tutto ha un valore immenso per la crescita ed ogni piccola esperienza mi insegna veramente tanto, nel bene e nel male. Prima di andare in scena, come rito scaramantico, penso che andrà bene e rivolgo sempre un pensiero a mia mamma, che mi ha lasciato nel 2017 ma che sento ancora dentro di me, con la sua energia; a lei dedico ogni cosa che faccio, pronunciando la frase ‘questo è per te’.”.
Il suo sogno nel cassetto stupisce per la grande profondità concettuale e sensibilità. Poggio rivela “Anche io ho dei sogni nel cassetto, primo fra tutti quello di partecipare ad un reality. Sono anche arrivato ai bootcamp di X Factor 2019, portando un mio brano. Ritengo che un artista abbia il compito di smuovere le menti e la TV è certamente uno degli strumenti a disposizione nel raggiungimento di tale obiettivo. Chi ha il privilegio di poter comunicare in modo più ampio, ha anche la responsabilità di aiutare gli altri, facendosi portavoce del cambiamento ottenuto attraverso un lavoro su sé stesso e dando il suo contributo per far fluire positività. Grazie alle mie esperienze di vita ed al percorso spirituale, vorrei dare proprio uno spunto di riflessione positivo, che possa fare del bene agli altri. In TV spesso si vede una violenza verbale che non porta a nulla, perché non comunicare invece dei messaggi più costruttivi? Questo è ciò che mi piacerebbe fare…”.
Aggiunge “Oltre ai reality, anche molte trasmissioni televisive sono strumenti dalla grande responsabilità comunicativa e, a tal proposito, mi piacerebbe molto essere invitato come opinionista nel salotto di Barbara D’Urso, affermata professionista per la quale nutro forte stima. In quel contesto potrei dare una visione spirituale e più ampia sui vari argomenti trattati, così da essere d’aiuto alle persone. Vorrei farmi conoscere con argomenti che vadano al di là del mio personaggio ed apprezzo quando il pubblico riconosce quel qualcosa in più che desidero trasmettere, oltre alla mia immagine. L’aspetto fisico infatti è stato spesso di ostacolo al recepimento di ciò che volevo comunicare con il cuore, anche se, con il tempo, ho imparato a gestirlo come veicolo per arrivare a più persone. Questo mio atteggiamento nasce dal fatto che ciò che faccio non è solo per amore dell’arte ma risponde ad un’esigenza naturale di trasmettere, comunicare, parlare del mio vissuto. Amo il confronto con il mio pubblico, cosa che coltivo anche attraverso i social. Credo che, come si dedica tempo a produrre delle cose, si debba anche dedicare tempo ad ascoltare quello che ci ritorna indietro, in quanto fa parte della stessa dinamica del flusso. In futuro mi piacerebbe creare una connessione con le persone anche attraverso un libro, per rivelare, oltre all’aspetto artistico e fisico, anche il lato umano e spirituale, condividendo la mia vita stessa.”.
Infine ci avviciniamo alla sua filosofia di vita, facendo anche tesoro di qualche consiglio… L’artista spiega “Nella mia vita il negativo c’è stato ed è presente tuttora; quando arriva lo riconosco e lo accolgo come tale ma non lascio che mi influenzi. Infatti, sebbene il dolore sia stato il carburante che ha dato il via al mio percorso artistico, fondamentalmente non influisce sulla mia persona. Credendo molto nella legge di attrazione e seguendo i principi della filosofia orientale, opero per vivere la quotidianità in modo positivo. Ritengo che, con la propria condotta di vita, ciascuno possa accogliere il bene e restituirlo a chi incrocia sul suo cammino. Mia madre mi ha insegnato ad essere attento alle piccole cose semplici, come colori e profumi che ci circondano… Lavorando ogni giorno in questo senso, la vita sarà certamente migliore. Se dovessi definirmi, direi che sono ‘consapevole’, ovvero ho la consapevolezza di ciò che sono e di quello che vivo ogni giorno. Il mio motto è: vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo e amati perché, se non lo fai tu per primo, come possono farlo gli altri?”.
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Stefania Castino
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